La gatta non la smette di “urlare” alla finestra: vuole proteggere il suo territorio

I gatti sono animali che non vorrebbero mai vedere invaso il loro territorio. Quando per loro la situazione si fa critica sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di tutelare ciò che è proprio: si irriggidiscono, rizzano il pelo, soffiano e tirano fuori gli artigli. Tutto questo di recente è proprio accaduto a Natilla, una micina che ha notato la presenza di un ospite indesiderato dalla finestra di casa sua.

La proprietaria della micina si è resa conto del fatto che stava accadendo qualcosa di anomalo quando ha sentito la sua amica “urlare“. La micia aveva captato la presenza di un elemento disturbante nel cortile di casa, così ha deciso subito di dare l’allarme. In quel momento la pelosetta si sentiva così “violata” da non limitarsi semplicemente a miagolare, stava letteralmente gridando con tutta la sua forza. Il suo intento era far sì che i rinforzi arrivassero il più velocemente possibile e grazie alla sua prontezza è riuscita nell’intento.

Natilla non è l’unica gatta di casa a reagire così quando un estraneo invade il suo territorio. Come spiegano i VCA Hospitals, questi versi particolari, meglio noti come caterwauling, sono il modo in cui i gatti affermano la loro proprietà quando percepiscono una presenza indesiderata. I gattini d’altronde vorrebbero solo sentirsi sempre al sicuro e, al tempo stesso, proteggere i loro cari. Non vorrebbero mai vedere in pericolo i loro familiari, infatti come dei fedeli guardiani sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di vegliare sulla loro abitazione.

@indooroutdoorkat My girl was just full on HOLLERING #catsoftiktok #chattycat #catlife #fy ♬ original sound – IndoorOutdoorKat

Non appena Natilla ha dato l’allarme non si è precipitata in soggiorno solo la sua proprietaria ma anche Dave e Gandalf, i suoi figlioletti. Questi ultimi, dopo averla sentita gridare così forte, pensavano che il pericolo fosse imminente. Quando però si sono resi conto che la loro mamma si era allarmata eccessivamente, sono rimasti un po’ interdetti. Era come se in quel momento stessero pensando: “Tutto qui?”.