Cosa succede (davvero) quando togliamo i gattini a mamma gatta?

Il parto della nostra gatta è un momento di certo bellissimo. Si tratta di un momento in cui possiamo vedere la cosa che, forse, in natura è la cosa più bella: l’arrivo di una nuova vita. Senza poi, ovviamente, parlare di quanto siano belli e teneri quei gattini così piccoli e innocenti che per la prima volta si approcciano al mondo. Tuttavia, moltissime persone, proprio dopo questa fase commettono un errore cruciale: quello di separare in maniera troppo precoce i gattini dalla loro mamma. Si tratta di un errore che ha conseguenze terribili sulla vita sia di mamma gatta che dei suoi cuccioli. Per questo oggi vogliamo parlarvi di quale sia il momento adeguato per permettere questo distacco.

Come riporta Wamiz, il periodo migliore per permettere ai gattini di separarsi da mamma gatta è dopo i tre mesi. Infatti, tre mesi, sono il lasso di tempo necessario per permettere a mamma gatta di accudirli e poi di insegnare loro come comportarsi.

Mamma gatta, infatti, nel primo mese si dedica all’accudimento dei gatti. In questa fase, potrebbe diventare aggressiva qualora noti degli strani avvicinamenti ai suoi gattini. Sa che deve accudirli e proteggerli. Poi, nei successivi due mesi si dedica ad educare i suoi cuccioli e ad addestrarli alla caccia.

Solo passati, quindi, i tre mesi si può pensare di staccare un gattino dalla sua mamma. In questo modo la gatta non soffrirà. Se invece non lasciamo passare questo tempo, la gatta ne soffrirà terribilmente e lo dimostrerà con vocalizzazione eccessiva, tristezza, ansia e poco o moltissimo appetito.

Anche i cuccioli potrebbero risentire di questo distacco preoce. Potrebbero, infatti soffrire di ansia, isolamento sociale e ambientale, claustrofobia. Insomma, ogni cosa deve essere fatta al momento giusto e staccare la mamma dai cuccioli non fa eccezione.

Voi cosa ne pensate? Sapevate quali fossero i tempi giusti per permettere questo distacco? Fatecelo sapere nei commenti!