Gattino non riesce a respirare, salvato dalla generosità delle persone
Un povero gattino respirava a malapena e non riusciva a stare bene. Per fortuna le cure e la generosità di molti lo hanno salvato da morte certa
Questa è la storia di un povero gattino che non riesce a respirare, fa fatica ed è destinato a volare troppo presto sul ponte dell’arcobaleno, senza nemmeno aver vissuto un po’ della sua vita. Per fortuna ha incontrato qualcuno che lo ha portato in salvo e ha potuto rimettersi grazie alla generosità di tante persone che hanno donato qualcosa per aiutarlo.
Keller è stato trovato a 4 settimane di vita in condizioni terribili. Gli operatori del Nyxie’s Oprhaned Animal Haven (NOAH) hanno raccontato che era pelle e ossa, riusciva a malapena a respirare, non poteva mangiare da solo, era emaciato, disidratato e aveva ancora gli occhi chiusi. I suoi soccorritori non sapevano se sarebbe riuscito a sopravvivere a quella notte. I veterinari hanno subito iniziato le prime cure, con una maschera d’ossigeno, farmaci e liquidi. Contro ogni aspettativa, Keller ce l’ha fatta, perché è un combattente e aveva tutte le intenzioni di sopravvivere a quella condizione terrificante.
Il povero gattino era anche malato: i medici hanno scoperto che aveva diverse infezioni, anche agli occhi. Per quel motivo non riusciva a tenerli aperti. I soccorritori hanno fatto di tutto, insieme ai veterinari, per salvare la sua vista, ma Keller è rimasto cieco da quel giorno. La sua disabilità, però, non lo ha fermato: adora giocare e correre. Solamente dopo due anni è potuto guarire del tutto e, finalmente, i volontari hanno potuto metterlo nella lista delle adozioni. Non c’è voluta molto prima che il piccolo felino potesse trovare una casa accogliente. E una famiglia amorevole pronta a prendersi cura di lui per il resto della sua vita.
Tutti si sono commossi di fronte alla rinascita del gattino che prima non riesce a respirare e poi trova persone dal cuore buono pronte ad aiutarlo. Anche con le donazioni arrivate da semplici cittadini che hanno voluto contribuire alla sua guarigione.