Il gattino randagio arriva in casa e prende possesso della cuccia del cane: ecco chi è il capo adesso
Questo meraviglioso gattino randagio voleva dimostrare chi era il capo e ha rubato la cuccia del cane
Neanche il tempo di arrivare e ambientarsi che questo gattino randagio ha voluto subito dimostrare chi è il capo nella sua nuova casa. Ha rubato immediatamente la cuccia del cane per mettere le cose in chiaro.
Il gattino randagio è arrivato da pochissimo nella sua nuova famiglia ma ha già fatto capire a tutti che lui è il re. I suoi nuovi umani lo hanno adottato da poco e hanno già capito che il piccoletto arancione ha un bel caratterino.
Come si vede dal video pubblicato su Reddit dall’utente ParticularThen7354, il cane non può rivendicare la proprietà. Il gattino arancione appena arrivato ha iniziato a comandare sin da subito.
Adesso sarà letteralmente impossibile spodestarlo dal suo trono e il cagnolone dovrà solo accettare la nuova gerarchia. La sua cuccia ormai non è più sua, nonostante abbia provato a riprendersela.
Il gattino, che è minuscolo, ha affrontato il suo fratellone con grande coraggio ed è riuscito a rubare la cuccia. Non c’è verso di farlo togliere da lì, ha già deciso tutto e ormai si è preso tutto quello che poteva.
“Quando vorresti riavere il tuo letto, ma il nuovo gattino che abbiamo trovato ha preso il sopravvento“, si legge nella didascalia del video pubblicato dai social. E a giudicare dall’espressione del cagnolone, non ha proprio accettato il nuovo arrivato.
Il cane è costretto a dover dividere quella che fino a poco prima era la sua cuccia con il suo nuovo fratellino. Il gattino randagio si è imposto e ormai non c’è nulla da fare se non prendere atto della situazione.
Quando vuoi riavere il tuo letto, ma il nuovo gattino che abbiamo trovato ha preso il sopravvento 😆
di u/ParticularThen7354 in cuccioli di animale
Il piccoletto arancione si è proclamato da solo il re della casa e nessuno potrà mai togliere la corona dalla sua testolina! Sì, è proprio lui a comandare adesso e non accetta minimamente dei sudditi disobbedienti. Tutti devono essere ai suoi piedi.