Hanno aperto la mummia di un gatto, ma dentro non c’era quello che pensavano

Dopo aver aperto una mummia di gatto si aspettavano di tutto, ma non quello che hanno trovato

Un team di ricercatori ha aperto una mummia di gatto ma dentro non c’era affatto quello che pensavano. Sono rimasti tutti senza parole dopo la scoperta: non immaginavano minimamente di trovare tutto ciò.

L’Université de Rennes 1 e il Research Institute of Computer Science and Random Systems hanno fatto questa scoperta che ha lasciato tutti senza parole. La loro collaborazione ha permesso di aprire la mummia di un gatto egizio grazie ad una scansione 3D.

mummia di gatto

Tutti i ricercatori erano convinti di trovare all’interno il corpo di un micio mummificato. Ma all’interno hanno trovato tutt’altro. Questa mummia oggi è esposta al Museo di Belle Arti di Rennes con tanto di copia in resina accanto che serve per replicare il contenuto esattamente come lo hanno trovato.

Infatti la mummia di gatto conteneva un gomitolo di filo che fungeva da testa ed era pieno di resti ossei di diversi felini, come a formare un pupazzo. Grazie ad una scansione 3D è stato possibile vedere il contenuto di questo pezzo da museo.

scansione 3d mummia di gatto

I ricercatori hanno aperto virtualmente la mummia di gatto e hanno trovato all’interno i resti di tre esemplari felini diversi. Ma non è possibile specificare se si tratta di gatti domestici, selvatici, o magari di un altro piccolo felino.

mummia di gatto dentro e fuori

Ciò che ha lasciato senza parole tutti però, è il contenuto del cranio. Hanno sostituito la parte della testa con un gomitolo di filo. L’egittologa che ha fatto questa scoperta ha spiegato che probabilmente la mummia di questo gatto è un messaggero per una divinità.

Nelle tombe egizie si possono trovare animali da compagnia ma sono sempre interi. In questo caso, dato che all’interno sono presenti più felini, è più probabile che si tratti di un dono per la dea Bastet, la dea con il volto da gatto. I doni ritrovati per questa Dea sono tanti poiché era una delle più importanti e venerate divinità dell’Antico Egitto, dea della casa, dei gatti, delle donne, della fertilità e delle nascite.

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