Troppo debole per chiedere aiuto, questo gatto randagio giaceva tra i cespugli cercando di respirare – Video

Priva di energie, era talmente provata dalle fatiche da non riuscire a emettere versi

Emily, una devota amante degli animali e in particolare dei mici, ha avuto un incontro spiacevole. Sul ciglio di una strada, rannicchiato tra i cespugli, giaceva un gatto randagio moribondo, travolto da un pirata della strada. In preda a dolori laceranti, sembrava aver ormai accettato un infelice destino.

Gatto randagio tolto dalla strada

Ansimava a fatica, con gli occhi sgranati. Un venditore ambulante vicino, testimone dell’intero calvario, ha spiegato alla soccorritrice le pene sofferte dalla dolce creatura. Era lì da un giorno e una notte, ignorato da tutti. Manco avesse il potere dell’invisibilità, i passanti tiravano dritto, incuranti di soccorrerlo. Forse lo ritenevano morto o, comunque, spacciato, data la violenza dell’impatto. Purtroppo, nessuno intendeva tendergli la mano, ma il prezioso intervento dell’autrice del filmato ha consentito di conferire agli eventi una svolta.

Gatto randagio indossa elisabettiano in clinica

Nemmeno il venditore ambulante, che aveva provato a offrirgli del prosciutto la sera prima, ne aveva guadagnato la fiducia. Ma Emily era tenace: non tollerava l’idea di lasciarlo morire. Siccome respirava sempre più debolmente, ha deciso di prendere una decisione immediata, onde evitare di veder degenerare la salute del gatto randagio.

Così lo ha riposto all’interno una scatola di cartone, incurante delle resistenze iniziali, per poi trasferirlo dal veterinario. Purtroppo, la clinica era sovraffollata e operarlo d’urgenza era impossibile. Perseverante, la donna ha condotto il gatto randagio in un altro ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie.

È iniziata in tal modo una battaglia di 23 giorni contro la morte. Il felino ha avuto emorragie interne, panleucopenia (PLF), peritonite infettiva felina (FIP) e pancreatite. A dispetto delle diagnosi nefaste e dei costi, Emily ha proseguito. E nemmeno la scoperta che tre teneri baffuti da lei stessa salvati hanno contratto la FIP l’ha dissuasa dagli obiettivi.

Finalmente, dopo tanta sofferenza, il gatto randagio investito ha cominciato a mangiare in autonomia e i suoi simili lo hanno seguito. Rimosso l’occhio danneggiato e trattata la pancreatite, il quadrupede è stato dimesso, accolto dalla mamma adottiva. L’epilogo migliore.

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