Il gatto non la smette di piangere dopo che tutti non hanno fatto altro che considerarlo un mostro – Video
Nessuno guardava il suo cuore, fermandosi all'apparenza, ciechi dinanzi a un cuore dolcissimo
In un quartiere di Kilis, poco lontano da Istanbul, in Turchia, sorge un vecchio edificio fatiscente, destinato alla demolizione. Tra le mura si nasconde un rifugio per animali randagi, molti dei quali malati o disabili e un gatto che non la smette di piangere: Zobi. Un piccolo scheletro vivente, schiacciato dalle difficoltà della vita. Gli infelici incontri con le persone gli hanno tolto ogni fiducia in sé stesso. Sporco e coperto di ferite, preferisce rimanere in un angolo piuttosto di riaffrontare certe esperienze. In particolare, sciocca la mascella mancante, risultato di un trauma o di una mutazione genetica.
Qualunque sia il motivo, il gatto non la smette di piangere capendo di avere un aspetto anomalo e ne soffre molto. A causa della atipicità, chiunque gli resta lontano, senza badare alla bellezza dell’animo. Gli occhi esprimono tristezza e dolore. Eppure, a dispetto delle condizioni disperate, va avanti. Commosso dalla tenacia del piccolo, il soccorritore lo chiama Zobi, un nome sia ironico sia di buono auspicio. Spera con tutto sé stesso di vederlo riprendersi. Trasferito in una clinica veterinaria per i necessari accertamenti, il personale medico gli diagnostica il Calicivirus, una grave infezione riguardante la mascella.
I denti inferiori si sono spinti nel palato, e ciò gli impossibilita mangiare e bere senza dolore. Il medico definisce irreversibile il danno, ciononostante, sottoposto a cure adeguate, ha avuto l’opportunità di riprendersi. Da lì in poi il dolce assistente segue Zobi giorno dopo giorno. Gli pulisce in materia meticolosa le ferite provocate dall’ulcera e gli somministra i farmaci prescritti, degli antidolorifici.
Malgrado gli abusi subiti in precedenza, il micio è orgoglioso e affettuoso. A ciascun trattamento le gengive gli sanguinano, per questo il dottore gli estrae il dente danneggiato. Man mano Zobi comincia a fiorire. Da emaciato è diventato un felino paffuto e pieno di energia. Oggi corre, salta e si arrampica entusiasta. In ogni giocoso balzo emerge la vitalità. Dal ritenersi un mostro, finalmente ha compreso il proprio valore: un simbolo di resilienza.