Lo dice la scienza: se il tuo gatto ha paura dal veterinario è “colpa” anche del rumore di fondo
Anche i rumori di fondo possono influenzare la risposta del gatto ad una visita veterinaria
Andare dal veterinario, si sa, è un’esperienza davvero stressante per i nostri cuccioli. Arrivare nello studio, dove ci sono altri gatti spaventati, stare sul lettino del veterinario, lasciare che il veterinario li tocchi e li curi: insomma, anche un semplicissimo vaccino può diventare un’impresa! L’esperienza dei gatti dal veterinario, il terrore che provoca ha destato un certo interesse anche negli scienziati. Oggi, infatti, vi parliamo di uno studio che ha indagato proprio se la paura del veterinario sia dovuta anche ad altri fattori, oltre a quelli che già vi abbiamo elencato.
Si tratta di uno studio condotto da un team di ricercatori provenienti da università differenti i scui risultati sono visibili su Research Gate. Scopo dello studio, come spiegato nello stesso Abstract, era “indagare l’effetto del rumore di fondo comunemente sentito nelle cliniche veterinarie (persone che parlano, porte del canile che si chiudono, cani che abbaiano) sulle risposte comportamentali e fisiologiche nei gatti da compagnia.”
Per portare avanti questo esperimento sono stati presi sia gatti di proprietà che gatti provenienti dai rifugi. Entrambi, sono stati sottoposti prima a una visita veterinaria in cui è stata eliminata ogni traccia di rumore, poi ad una visita in cui invece sono stati evidenziati tutti i rumori.
Come spiegato nello stesso studio “In entrambi gli esperimenti, i gatti esposti al rumore hanno mostrato frequenze cardiache e respiratorie più elevate. Il rumore non è stato associato a cambiamenti comportamentali durante l’esame fisico; tuttavia, i gatti che si muovevano liberamente mostravano più segni comportamentali di paura e/o stress durante l’esposizione al rumore rispetto a quelli in assenza di rumore.”
Quindi, parlando di risultati, i ricercatori hanno spiegato “Questi risultati mostrano che alti livelli di rumore di fondo suscitano risposte di stress fisiologico nei gatti, mentre gli effetti dell’esame e dell’esposizione all’ambiente clinico probabilmente hanno impedito che le differenze comportamentali correlate al trattamento venissero rilevate durante l’esame fisico.”
Al termine dello studio, i ricercatori non hanno potuto far altro che raccomandare ai veterinari e a quanti lavorano con i gatti di evitare quanto più possibile l’esposizione a questi fattori di stress.