Gatto liquirizia: in Finlandia scoperto un nuovo colore per la pelliccia dei felini
In Finlandia è stato scoperto il "gatto liquirizia", un nuovo colore della pelliccia dei mici. Ecco come è stato scoperto questa nuova tonalità
Scoperta incredibile in Finlandia, dove hanno scovato un nuovo colore della pellicci dei felini. Finora nessuno lo sapeva, ma esiste anche il gatto liquirizia, dal manto che ricorda proprio il colore di questa pianta erbacea, che appartiene alla famiglia delle Fabaceae, la stessa dei legumi. Come è stato possibile fare questa scoperta? Ed è sempre esistito?
Salmiak o liquirizia salata è il nome che i finlandesi hanno dato a questa nuova tonalità del mantello dei gatti. Prende il nome da un prodotto tipico, dolce e salato, che si può trovare facilmente in vendita nei negozi di dolciumi del paese scandinavo. Tutti i bambini (e non solo loro) ne vanno matti e ben presto questa pietanza tipica finlandese ha varcato con successo i confini dello stato del Nord Europa. Gli esperti hanno dato proprio questo nome alla pelliccia dei micini che hanno una tonalità di nero del “Salmiakki”, bianco e grigio. In realtà per la prima volta ha ottenuto una segnalazione nel 2007 a Petäjävesi, nella Finlandia centrale.
Solo di recente, però, un gruppo di esperti l’ha identificata, facendola diventare ufficialmente una variante di colore del pelo dei felini. Questo mantello, tipico dei gatti ormai ribattezzati salmiak, prevede una transizione dal nero al bianco sul singolo filo di pelo dall’effetto molto scenografico. Gli studiosi dell’Università di Helsinki hanno scoperto che questa particolarità deriva da una sequenza mancante nel genoma dei gatti. Il colore, però, è recessivo e i micini lo ereditano solo se entrambi i genitori hanno la mutazione e la passano ai loro cucciolotti.
L’autrice dello studio, la dottoressa Heidi Anderson, alla BBC ha detto: “La scoperta della variante salmiak arricchisce la nostra comprensione della genetica del colore del mantello felino. Questa conoscenza è preziosa per gli sforzi di allevamento, contribuendo potenzialmente alla conservazione di questo tratto nei nostri compagni felini nelle razze di gatti esistenti“.