Il gattino in lacrime si stava arrendendo: è come se avesse deciso che non valeva più la pena vivere – Video
Le angherie subite avevano tolto al piccolo ogni fiducia in sé stesso
Rusfus, un gattino di tre mesi in lacrime, sembrava ormai sul punto di passare a un’altra vita. Quelli potevano essere i suoi ultimi istanti in un mondo che fino ad allora era stato crudele con lui. Non avrebbe mai meritato di ricevere certi soprusi, figurarsi poi così giovane. Sembrava come essere nato sotto una cattiva stella, tormentato da una maledizione. Ma la vera maledizione era nelle persone ree di maltrattarlo, incapaci di provare compassione davanti a una creatura tanto dolce e innocente. Abbandonato sul ciglio di una strada trafficata, il gattino in lacrime era coperto di fango.
Il corpo infestato fragile infestato da pulci e le zampe posteriori completamente paralizzate inducevano a temere gli scenari peggiori. Da tempo lottava contro la difficile condizione, e i deboli miagoli di aiuto emanati ne esprimevano lo smarrimento e lo sconforto.
A un certo punto, un passante compassionevole lo ha notato e si è messo subito in contatto con una squadra di soccorritori della zona. All’arrivo una terribile scena ha travolto i salvatori. Era a dir poco evidente la sofferenza del felino. Allora lo hanno preso in braccio delicatamente e, avvolto in una coperta morbida, lo hanno portato di corsa alla clinica veterinaria più vicina, affinché ricevesse le cure opportune.
Alla clinica, i dottori hanno lavorato instancabilmente per pulire Rusfus e stabilizzarne il quadro clinico. Dagli accertamenti è emerso che entrambe le zampe posteriori erano rotte e l’anca lesionata in modo grave, probabilmente dopo essere stato investito da un’auto o a causa di un altro evento traumatico. Nonostante gli sforzi, le zampine sarebbero rimaste immobilizzate in eterno.
Inoltre, non riusciva a controllare la vescica e l’intestino; pertanto, gli sarebbe toccato indossare un pannolino fino al resto dei suoi giorni. Allora gli aiutanti si sono trovati combattuti, se fosse o meno il caso di sottoporlo a eutanasia. Ma gli occhi luminosi e pieni di speranza li hanno dissuasi ed è stato pure adottato da una donna di buon cuore. Che ha attrezzato la propria casa con rampe e morbide cucce per facilitargli gli spostamenti. È davvero l’alba di un nuovo giorno.