Triste ma inevitabile: questi sono i segnali che il tuo gatto sta morendo per via della vecchiaia
Riconoscere questi segnali potrebbe essere utile per non arrivare completamente impreparati al triste evento
Non esiste un modo che allevi il dolore che proviamo quando il nostro quattrozampe viene a mancare. Non esiste nemmeno una qualche forma di preparazione al dolore che ci aspetta. Quando il nostro quattrozampe passerà il ponte dell’arcobaleno, la tristezza e la nostalgia ci invaderanno, aldilà del fatto che fino a un minuto prima avevamo la certezza che, presto o tardi, sarebbe capitato. Ci sono, però, alcuni segnali che ci mostrano che il nostro gatto sta morendo di vecchiaia che potrebbero esserci utili a non arrivare completamente impreparati a questo triste evento.
Infatti, se avete già avuto esperienza in merito, o se avete ascoltato della morte di qualche gatto di amici o parenti, saprete riconoscere sicuramente qualcuno di questi segnali, visto il fatto che sono abbastanza frequenti.
Innanzitutto, come riporta Wamiz, c’è da fare una precisazione. La vecchiaia non è di per se la causa della morte, che è piuttosto riscontrabile in tutta una serie di complicanze che si cominciano ad avere visto il passare degli anni.
Poi, parlando dei segnali tipici che precedono la morte, non possiamo non menzionare delle modifiche nelle abitudini nell’utilizzo della lettiera. Noterete, sicuramente diminuzione dell’appetito e quindi perdita di peso. Quello che, però, sii riscontra molto di frequente è sicuramente l’aumento del sonno. Potrebbe poi presentare altri sintomi gastrointestinali o anche le convulsioni.
In ogni caso si tratta di un momento difficilissimo sia per lui che per noi. Non possiamo, in questi casi, fare altro che stare affianco al nostro cucciolo fino alla fine. Dovremo, poi, preoccuparci di curare il nostro dolore e la mancanza che sentiremo, dovuta, ovviamente, alla sua assenza. Lui, sicuramente, ci guarderà dal ponte dell’arcobaleno felice di aver avuto una vita passata al nostro fianco.
E voi? Avete mai affrontato un dolore simile? Come lo avete gestito? Fatecelo sapere nei commenti!