Si può portare a spasso il gatto?
Portare a spasso il gatto è possibile ma con qualche accorgimento: lo si deve abituare al guinzaglio e non tutte le razze sono idonee
Sulla carta si può portare a spasso il gatto, l’importante è che sia un esemplare che non soffra la ‘costrizione’ del guinzaglio. È necessario un periodo di addestramento, di adattamento, durante il quale Miao (forse) prenderà confidenza con il suo nuovo compagno di avventure in esterna.
Si tratta di uno strumento utile conl’arrivo del caldo e della bella stagione. Delle passeggiate all’aria aperta possono essere un vero toccasana, sia per i bipedi che per i quadrupedi indistintamente. Sul tema però ci sono diverse scuole di pensiero, cerchiamo quindi di analizzare pro e contro e di capire cosa fa al caso del nostro felino.
Indice
Portare il gatto a spasso: pro e contro
Addestrare il gatto a passeggiare
Portare il gatto a spasso: le razze che lo amano di più
Molte persone ci hanno chiesto anche
Portare il gatto a spasso: pro e contro
Portare a spasso il gatto non è lo stesso che con il cane: non reagirà mai nella stessa maniera. La tendenza di un felino, infatti, è di nascondersi, arrampicarsi e sfuggire al controllo del padrone.
Ecco allora che, a maggior ragione, fuori casa ha bisogno di un filo diretto con noi che gli impedisca di prendere decisioni avventate e da incosciente, perché inconsapevole dei rischi che corre.
Quello di cui bisogna tenere conto è che si tratta di un accessorio che impone delle limitazioni e, per tale ragione, spesso e volentieri non viene visto di buon occhio. Se si decide di introdurre questa importante novità nella routine del nostro amico a quattro zampe, il consiglio è di abituarlo sin dalle prime settimane di vita, se possibile, e procedendo per gradi.
Addestrare il gatto a passeggiare
Il gatto dovrà abituarsi pian piano al guinzaglio. Non bisogna quindi bruciare le tappe e, prima di tutto, dovrà prendere confidenza con il collare o la pettorina. Iniziamo facendogliela indossare dentro casa, durante i primi giorni solo qualche minuto, man mano che il tempo passa aumentiamo l’intervallo di tempo, fino a quando non ci accorgeremo che il felino si trova a proprio agio. In questa maniera ridurremo al minimo la sorpresa (Miao odia le novità) e il fastidio che il nuovo accessorio gli provocherà quasi sicuramente.
Un piccolo trucchetto è quello di mettere la pettorina al gatto appena prima di farlo mangiare. Così lo distrarremo e si abituerà gradualmente alla sua nuova amica. Poco a poco, con il passare dei giorni, si può cominciare a imporgli una direzione. Alla fine di ogni momento di passeggio in casa. Se otteniamo un atteggiamento propositivo, non dimentichiamo di premiarlo con il rinforzo positivo. In questo modo saprà che siamo fieri lui.
Se abbiamo raggiunto l’obiettivo all’interno, è arrivato il momento di uscire. Sarebbe più opportuno scegliere un luogo familiare al nostro amico a quattro zampe, meglio se senza auto, moto o rumori fastidiosi: non mettiamo troppa carne al fuoco e non diamogli altri motivi per entrare in apprensione e ansia.
Il nostro compito è quello di rassicurare il nostro amato Miao, parliamogli dolcemente e accarezziamolo, facciamogli sapere che noi ci siamo e che lo proteggeremo dai pericoli (presunti o reali che siano).
Cerchiamo di non prenderlo in braccio, è meglio che cominci a prendere confidenza con i luoghi aperti: dovrà fidarsi delle proprie capacità. Se la situazione dovesse risultare troppo stressante per lui, avvolgiamolo in un asciugamano, coccoliamolo, tranquillizziamolo e torniamo verso casa.
Portare il gatto a spasso: le razze che lo amano di più
Portare a spasso il gatto non è sempre possibile. Ci sono felini che hanno un carattere molto simile a quello del cane e altri che non tollerano alcun tipo di costrizione. Tra le razze più inclini al guinzaglio ci sono:
- Manx: non può scodinzolare perché gli manca la coda, ma per il resto è un cagnolino mancato. Per questo motivo gli è stato attribuito il soprannome di “cane-gatto”. Lui non fa certo fatica a familiarizzare con un cucciolo di cane appena arrivato in famiglia;
- Abissino: non ama stare da solo, quindi portarlo a spasso con noi potrebbe rappresentare un ottimo compromesso per migliorare il rapporto bipede-quadrupede e non favorire stati di ansia o di stress;
- Burmese: necessita di tante cure e non ama la solitudine, ma caratterialmente è molto simile a Fido. Il gatto adulto al guinzaglio potrebbe essere proprio lui. Inoltre ama stare con i cuccioli di uomo, è socievole e molto affettuoso;
- Gatto del Bengala: la somiglianza con il cane è davvero straordinaria, dimostra di essere tanto attivo e incline ai cambiamenti e alle avventure. Abituarsi a una pettorina per lui non sarà certo un problema.
- American Bobtail: ama giocare, è molto astuto e furbo. Gli piace nuotare e vivere sempre nuove avventure. Inoltre, è molto leale e fedele;
- Angora Turco: predilige la convivenza in famiglie con bambini, anche lui adora l’acqua e qualsiasi gioco gli venga proposto. Gli basta stare in compagnia e sempre in movimento;
- Ragdoll: un gatto molto tranquillo e con un carattere docile. Se abbiamo un problema, lui si accuccerà al nostro fianco per farci sentire che non siamo soli;
- Bombay: alla costante ricerca di nuovi stimoli: la pettorina e il guinzaglio li amerà! Oltretutto, non disprezza di certo la compagnia dei suoi amici bipedi;
- Ocicat: una razza molto brillante e sempre pronta a imparare nuove cose. Riesce a fare suoi i comandi come un vero cane e si adatta a qualsiasi condizione gli si presenti davanti.
Il mondo felino ci dimostra costantemente quanto possa essere affascinante. Appena pensiamo di saperle tutte, scopriamo qualche altro aspetto sorprendente che ci lega ancora di più al nostro adorato Miao.
Molte persone ci hanno chiesto anche
Chi decide di adottare un gatto, non lo deve fare solo per ricevere coccole e compagnia. Si tratta di assumersi una responsabilità che dura “finché morte non ci separi”. I pet, infatti, dipendono in tutto e per tutto dall’accudimento umano. Un proprietario responsabile, quindi, deve prepararsi e sapere di cosa ha bisogno colui che considera un membro della famiglia a tutti gli effetti. Ecco allora che sorgono dubbi e incertezze. Inoltre, più si conoscono i felini, più si scoprono affascinanti e più aumenta il desiderio di saperne di più sul loro mondo.
Meglio guinzaglio con collare o pettorina?
Posto il fatto che in commercio esistono dei pratici collari antipulci, studiati ad hoc per tenere una serie di fastidiosi parassiti a debita distanza, la prima scelta da fare è quella tra pettorina e il classico collare. A tal proposito potrebbe tornare utile chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia che conosce le caratteristiche di razza e l’indole di Miao.
La più recente pettorina per il gatto, senza dubbio, è più adatta ai felini con caratteri più complessi e meno predisposti alle novità. Qualsiasi opzione si scelga, non bisogna dimenticare che un periodo di adattamento è d’obbligo, se vogliamo raggiungere l’obiettivo e soprattutto non causare traumi e stress inutili al nostro piccolo peloso.