Salvato un gatto con tubo di plastica legato intorno al collo
I volontari della LAV hanno salvato un povero felino di una colonia che aveva un tubo di plastica legato intorno al collo. Come sta adesso il micino?
A Prato gli operati della LAV hanno dovuto intervenire per salvare un povero gatto che aveva un tubo di plastica legato intorno al collo. Il micione bianco e nero appartiene a una colonia regolarmente registrata nella città toscana. Si trovava in difficoltà e così la LAV (Lega Anti Vivisezione) è intervenuta per permettergli di tornare a respirare e mangiare bene, salvandogli la vita.
Quel tubo di plastica stretto intorno al suo collo poteva costargli la vita. Non sappiamo come sia finito lì, anche se l’ipotesi più accreditata è che qualcuno glielo abbia messo deliberatamente per farlo soffrire e farlo stare male. Il micio vive in una colonia di Cascine di Tavola. Dopo aver ricevuto la segnalazione, gli operatori della LAV, insieme a un’ambulanza veterinaria, hanno soccorso il gatto nella mattinata del 19 aprile scorso. I volontari hanno usato delle gabbie trappola azionate da remoto, con telecamere installate per cercare di catturare l’animale che, ovviamente, era spaventato a morte.
I volontari hanno portato il micio, ribattezzato Prato, alla clinica veterinaria Galilei per le cure immediate di cui aveva un estremo bisogno. Lo hanno dovuto sedare per potergli togliere quel tubo in sicurezza. Cristiano Giannesi, responsabile LAV, condanna fermamente gesto di crudeltà e insensibilità nei confronti degli animali. “Nessun essere vivente merita di essere sottoposto a una tale violenza. Prato è solo l’ennesimo esempio di quanto sia urgente combattere contro gli atti di maltrattamento. Segnaleremo l’accaduto alla polizia municipale ed alle guardie zoofile. Con l’aiuto dei nostri volontari, monitoreremo attentamente la situazione“.
Per il caso del gatto con un tubo di plastica legato al collo, l’associazione in difesa degli animali chiede che amministrazione locale e forze dell’ordine eseguano maggiori controlli. “Il luogo in cui abbiamo recuperato Prato è frequentato da altri gatti appartenenti ad una colonia felina riconosciuta dal Comune”.