Cosa vuol dire se il gatto ti gira attorno?
Il gatto che ti gira intorno non lo fa solo per bisogno pratico, ma anche per affetto. Tutto quello che devi sapere
Chi ha un felino in giro per casa sa bene che non è l’animale diffidente e solitario che tutti pensano. Certamente ha un modo differente di comunicare, ma se il gatto ti gira intorno vuol dire che non gli sei del tutto indifferente. Anzi.
Miao non può parlare la nostra lingua, ma è perfettamente in grado di esprimere le proprie emozioni mediante il corpo e i vocalizzi. Per tale ragione capire il motivo per cui faccia o meno una cosa non è così difficile e il gatto che ti gira attorno è assolutamente un buon segno.
Partendo dal presupposto che ogni esemplare ha il proprio carattere ed è un mondo a sé, è innegabile che vi siano dei comportamenti comuni a tutti i quattro zampe. Sia che si tratti di un gatto solitario che di uno un po’ più socievole, ci sono dei gesti che mette in atto per richiedere attenzioni e affetto.
Indice
- Gatti, comportamento affettuoso
- Il mio gatto mi sta sempre attaccato
- Quando un gatto ti dorme addosso
- Molte persone ci hanno chiesto anche
Gatti, comportamento affettuoso
Un gatto che ti gira intorno ti sta già dimostrando che la tua presenza lo incuriosisce, è importante. Sia dal punto di vista pratico che emotivo. Quando Miao infatti prova antipatia, al contrario, si dimostra schivo e cerca di isolarsi.
Un felino che si struscia sulle gambe, che ti salta addosso, che ti sceglie come compagno per giocare e dormire, che miagola per attirare la tua attenzione ti sta dicendo che ti vuole bene e che ha bisogno di interagire con te.
Non si tratta solo di ricerca di calore e comodità, come molti pensano: non è solo opportunismo, ma la reale manifestazione di un legame che si è creato fra bipede e quadrupede. E in questo, certamente, anni di evoluzione a stretto contatto con l’uomo ha contribuito a ridurre il gap comunicativo e a migliorare il rapporto. Miao non è più solo un mezzo per tenere lontani i topi, ma un membro della famiglia a tutti gli effetti.
Il mio gatto mi sta sempre attaccato
Se dorme nel letto con te, anzi: su di te. Se ti viene ad accogliere al ritorno dal lavoro, se il gatto ti gira intorno e non solo quando è il momento della pappa, vuol dire che si sente a casa e che ti dice grazie per come ti stai prendendo cura di lui.
Per averne la prova, e non pensare che si tratti di mero tornaconto legato alle basse temperature dell’inverno, aspetta l’estate. E se, anche con 40 gradi all’ombra, si butta su di te, cerca di intralciare il tuo cammino e sceglie le tue gambe come cuccia vuol dire che il suo è un amore puro e sincero.
Quando un gatto ti dorme addosso
Il gatto che ti gira attorno ha sicuramente – anche – un motivo legato al bisogno. Vuole attirare l’attenzione su di te perché ha fame, sete, perché la lettiera è sporca. La scelta di condividere il letto e, addirittura di sceglierti come ‘materasso’, può sembrare (ed essere in parte) il tentativo di trovare una fonte di calore, anche con un certo grado di morbidezza. Ma non si ferma qui.
Il momento del sonno per il nostro amico a quattro zampe è sacro ed è anche quello in cui abbassa le sue difese e si rilassa. Se lo fa accanto o sopra colui che lo ha adottato, vuol dire che lo considera un membro della sua famiglia.
Significa che ha molta fiducia in lui e che pensa di potere mollare la presa in sua presenza, perché tanto – mentre dorme – c’è qualcun altro che pensa a fare in modo che non succeda nulla di male. Questa tesi acquisisce maggiore valore, soprattutto d’estate: quando la ricerca di un posto caldo e riparato viene rimandata ad altre stagioni.
Molte persone ci hanno chiesto anche
Chi decide di adottare un felino, non lo deve fare solo per ricevere coccole e compagnia. Si tratta di assumersi una responsabilità che dura “finché morte non ci separi”. I pet, infatti, dipendono in tutto e per tutto dall’accudimento umano. Un proprietario responsabile, quindi, deve prepararsi e sapere di cosa ha bisogno colui che considera un membro della famiglia a tutti gli effetti. Ecco allora che sorgono dubbi e incertezze.
Il gatto ti gira attorno, come capire che si tratta di attenzioni?
Non è solo con il miagolio, anzi accade raramente, ma è soprattutto con il corpo che il tuo amico a quattro zampe ti comunica che ha bisogno di te. Lo fa con diversi comportamenti e, man mano che vivrete insieme, imparerai a interpretare il linguaggio dei gatti in maniera sempre più precisa. Fra i gesti più comuni ci sono:
- Si corica su di te;
- Cerca il contatto con la zampa (quasi a volerti chiamare);
- Graffia porte e mobili per farsi sentire;
- Morde le mani e i piedi.
Alcuni di questi atteggiamenti li abbiamo già trattati, e sono abbastanza ovvi, facili da decifrare, ma ce ne sono altri che appaiono più come degli attacchi. Perché il gatto morde per esempio non è sempre facile saperlo. Non succede spesso che lo faccia perché si sente minacciato, piuttosto perché è il suo modo di darti dei bacini, di trattarti alla stessa stregua di un felino. E i gatti, fra di loro, è anche così che si dicono quanto si vogliono bene.
Il fatto di graffiare gli oggetti, oltre a essere un modo per scaricare le energie in eccesso, è un modo per non sentirsi più invisibile ai tuoi occhi. Se, quando lo fa, tu hai una reazione e lui smette, ti sta dicendo che ha bisogno di qualcosa che solo tu puoi dargli. Può avere desiderio di coccole, cibo o acqua per esempio. Ma il punto è che lo sta chiedendo a te: l’umano di cui si fida.
A chi si affeziona il gatto?
Esistono ancora persone (anche se ha dell’incredibile) realmente convinte che i gatti siano animali incapaci di affezionarsi alle persone. Ma non c’è niente di più sbagliato! Anche gli studi più recenti sul comportamento felino hanno dimostrato che i gatti domestici non vivono l’attaccamento alle persone come una semplice questione di sopravvivenza.
È pur vero che chi dà loro il cibo ha un posto speciale nella loro scala di valori, ma al contempo sviluppano un attaccamento legato a un senso di sicurezza che è molto simile a quello che possiamo osservare nei bambini verso i propri genitori.