Un gattino guarisce da una grave infezione agli occhi e viene soprannominato “Miracle”
Il povero gattino era affetto da una grave infezione agli occhi. I veterinari non sapevano se sarebbe sopravvissuto. Quando guarisce, però, tutti gridano al miracolo.
Questa è la storia di un piccolo gattino che guarisce da una grave infezione agli occhi, anche se le speranze che questo accadesse erano davvero minime. Le sue condizioni di salute erano preoccupanti e i medici non sapevano come avrebbe risposto alle cure proposte. Ma grazie ai trattamenti veterinari e all’amore di persone dal cuore d’oro, ce l’ha fatta. L’hanno soprannominato “Miracle”, perché il suo è un miracolo.
Un professore stava cercando un gattino che tenesse compagnia al micio che aveva salvato. Uno dei suoi studenti gli ha detto che ne aveva uno, recuperato dal padre. A fine giornata il docente ha ricevuto in dono il gattino più triste che avesse mai visto. Lo avevano trovato all’interno del muro che separa due case. Era l’unico vivo della sua cucciolata: forse la madre era morta in un incidente. Non appena l’uomo ha visto quel gatto, ha deciso di portarlo da un veterinario. Una studentessa gli ha chiesto come lo avrebbe chiamato e l’uomo che glielo aveva detto rispose: “È solo un miracolo che fosse vivo”. È così che è nato Miracolo.
Il docente ha portato il gatto da Animal Samaritans, dove un veterinario lo ha visitato e gli ha dato appuntamento per il giorno dopo. Lui avrebbe dovuto pulirgli gli occhietti meglio che poteva, tenendoli umidi. Era piccolissimo e i suoi occhi peggioravano di continuo. Così lo portò da un altro medico, che gli disse che il gattino aveva una grave infezione agli occhi, decisamente grave, dandogli un’altra cura. Miracle, anche grazie alla compagnia dell’altro gatto, ha iniziato pian piano a migliorare. Ha fatto anche amicizia con gli altri due cani di casa, che praticamente lo hanno adottato. Quando si è ripreso del tutto, la famiglia ha gridato al miracolo.
Il professore ha raccontato che ora Miracle passa così tanto tempo con i suoi cani da essere diventato parte del “branco”. Tanto che si chiede se non pensa di essere proprio un cane e non un gatto…