Non ci odiano, ma attenzione: i gatti non vanno neanche così pazzi per noi come immaginiamo
Vi spieghiamo qual'è la vera natura del rapporto che lega gli umani ai loro gatti
Sui gatti se ne sono dette davvero tantissime. C’è chi sostiene che si tratti di animali privi di empatia, legati al loro padrone solo in virtù dei benefici materiali (acqua, cibo e un tetto sulla testa) che possono ottenere da lui. In realtà, però, sappiamo benissimo che non è proprio così. Nel tempo, infatti, abbiamo avuto modo di raccontarvi storie di gatti davvero tenerissimi con i loro umani. Inoltre, non è mai una buona idea fare di tutta l’erba un fascio: si rischia davvero di sbagliare. Vi siete mai chiesti, però, quali siano i sentimenti effettivi dei gatti nei nostri confronti?
Oggi, grazie alla scienza, possiamo darvi una risposta. Nel tempo, infatti, sono stati fatti più studi a riguardo e tutti convergono nella stessa direzione: i gatti non ci odiano, tutt’altro, ma sono animali che hanno bisogno dei loro spazi e non possiamo, di certo, aspettarci da loro lo stesso modo di dimostrare amore dei cani.
A tale proposito dobbiamo citare uno studio del 2021, in cui i ricercatori hanno esplorato il legame gatto-uomo e hanno scoperto che il comportamento distaccato dei gatti era meno comune di quanto si aspettassero.
Uno studio del 2019, però, aveva già messo in evidenza come, nonostante si potessero creare delle connessioni incredibili tra i gatti e i loro umani, questa evoluzione fosse più lenta e difficoltosa di quella che avviene tra cani e umani.
A dare maggior fondamento a tutto questo c’è poi uno studio del 2008, in cui si metteva in evidenza come la pressione sanguigna del gatto aumentasse quando era vicino al suo umano. Insomma, il legame che si crea con i nostri gatti è vero ed effettivo, ma è necessario capire che hanno i loro modi di esprimerlo e soprattutto i loro tempi.
E voi? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!