Mamma gatta era ormai volata via e il gattino era in fin di vita, eppure mentre soffriva tutti passavano al suo fianco senza dargli attenzione
Persa la mamma, il micino era sul punto di seguirla
La mamma gatta se n’era ormai andata via. Purtroppo, il fato sa a volte essere davvero crudele verso chi meno se lo merita. Senza nessuno sul quale fare affidamento, il gattino recuperato dalla squadra di soccorritori era in fin di vita. Andava trovata una soluzione al più presto, altrimenti avrebbe anche lui attraversato il ponte Arcobaleno. Non si trattava di una possibilità, bensì di una certezza. Infatti, respirava a malapena mentre nessuno si fermava ad assisterlo.
Troppo concentrati su loro stesso, i passanti tiravano dritto, incuranti delle condizioni del piccolo. Poco importa se il gattino fosse in fin di vita, niente li avrebbe convinti a intervenire. Nessun micio era nei paraggi, probabilmente a causa della pioggia torrentizia. A causa dei monsoni, il clima era poco rassicurante e rintanarsi in un luogo caldo, al sicuro dalle minacce, era essenziale.
Qualcosa, però, è cambiato, quando dei volontari sono venuti al corrente della toccante vicenda. Imbattutisi nel gattino in fin di vita, hanno pensato bene di rimboccarsi le maniche. Benché il corpo fosse freddo, il povero felino continuava a respirare. Un respiro flebile, preludio a un’epilogo infelice. Senza tergiversare un singolo istante, i buoni samaritani lo hanno condotto in una clinica veterinaria, dove lo staff medico ha tracciato un quadro clinico piuttosto desolante: rischiava di volare via, colpito dall’ipotermia. Eppure, le amorevoli cure dello staff hanno dato dei risultati.
La forza di volontà, di andare avanti nonostante le circostanze negative del micio hanno permesso la guarigione. Accolto in rifugio, il primo tentativo di lasciarlo a una mamma gatta adottiva non ha sortito gli effetti desiderati. Ma l’incontro con
ha cambiato qualunque cosa. Superata l’impasse iniziale, la felina, già intenta a occuparsi di quattro cuccioli, lo ha preso sotto la propria ala protettiva. E dovreste vedere com’era contenta! Gli occhi erano tutti per lei, in un meraviglioso processo di recupero, avvenuto con gli esiti sperati grazie alla resilienza di ogni parte chiamata in causa.