Erano da Starbucks: non potevano decisamente immaginare di tornare indietro con un gattino
Mentre attendeva il loro turno, la coppia ha fatto un incontro in grado sorprendente con un gatto
Quando meno ce lo si aspetta, può arrivare la fortuna. Ciò purché il cuore rimanga aperto, pronto ad aiutare gli altri, che siano persone o animali, tipo un gattino.
Un giorno, mentre attendevano in fila per il Starbucks, Brian e sua moglie hanno scorto una donna che camminava con un micino minuscolo e indifeso. Era alla ricerca di una famiglia disposta a occuparsene. Non sapeva nulla su come andasse accudito. Alla proposta la coppia ha risposto con voglia ed entusiasmo: desiderava aiutare il piccolo, chiamato Clover.
Il quadrupede era nato da poco e pesava meno di un chilo. I suoi nuovi proprietari le hanno dato il benvenuto a braccia aperta, facendo qualsiasi cosa in loro potere per garantirle un ambiente sicuro, dove regnasse l’amore.
Mai avrebbero immaginato di tornare da Starbucks con una sorpresa del genere, tuttavia, nel momento in cui si è presentata l’occasione, hanno fatto un passo avanti. Brian – come racconta lui stesso – non poteva smettere di piangere: era tanto piccola e vulnerabile. Fin da subito ha pensato a un disegno del destino: l’avrebbero seguita, protetta e coccolata in eterno.
Ai buoni samaritani è toccato affrontare diverse sfide, come definire un corretto regime alimentare e prendersi cura della salute di Clover. Ma nessun impegno li avrebbe dissuasi. Avevano dato la propria e, per nessuna ragione al mondo, se la sarebbe rimangiata. Restava da scoprire se gli altri animali domestici, un cane e un coniglio rispettivamente di nome Macaron ed Hazel, l’avrebbero accettata. Avrebbero avuto l’ultima parola ed è andata a meraviglia!
In particolare, Macaroni ha sviluppato un legame speciale con il gattino. Davanti alla trasformazione di Clover, Brian e la dolce metà si sono commossi, toccati dalla personalità unica e dall’incredibilità forza di volontà. “Un buon portafortuna”, il “pezzo mancante” di un quadretto oggi ancora più felice. I genitori adottivi sentivano di aver bisogno del tocco finale, dell’elemento in grado di colmare il vuoto: in modo impensabile, lo hanno trovato.