Il gattino abbandonato che vive alla fermata dell’autobus implora tutti i passeggeri di portarlo a casa
Ha solo un sogno, quello di essere adottato da una vera famiglia
Era un giorno come tanti quando una ragazza, di nome Keighley Eryn Card stava aspettando il bus dopo una giornata di lavoro. Eccola che stava tornando a casa sua quando sentì un grido di aiuto molto forte. Inizialmente non si rese neanche conto di cosa stava succedendo talmente è stato breve e intenso. Pensava, figuratevi, che se lo fosse immaginato. Ma ecco che, dopo qualche minuto, un altro grido fortissimo. Insomma, la situazione poteva degenerare da un momento all’altro perché quelle grida d’aiuto nascondevano un malessere importante. Decise, fortunatamente, di non passare indifferente e di cercare l’orogine di quelle richieste di aiuto. Ebbene, si trovò di fronte ad una scena assurda: un gattino abbandonato, che al momento viveva alla fermata dell’autobus, e stava implorando tutti di aiutarlo.
La donna non sapeva inizialmente cosa fare ma non poteva di certo lasciare quel pelosetto così piccolo in balia di se stesso e degli eventi. Quando finalmente il piccolino uscì dal suo nascondiglio accadde qualcosa di dolcissimo: “È uscito all’istante, facendo le fusa e massaggiandomi le caviglie.” Dice la stessa Keighley. “Non ero sicura se sua madre sarebbe tornata o se appartenesse a qualcuno nel campus in cui lavoravo”, e aggiunge: “Ricordo di aver pensato a lui quella notte, sperando che stesse bene.”
Alla fine la donna andò nel luogo dove vide il pelosetto e lui era ancora lì a chiedere aiuto. Decise di prenderlo con se e lo chiamò Jasper, lo abbraccio e lo accolse in casa propria. “Quando sono tornato a casa, era curioso e ha controllato tutti i nuovi nascondigli”, disse Keighley. Era la prima volta che aveva a che fare con un piccolo gattino e, pensate, iniziò a comprargli tutto l’occorrente per prendersi cura di lui.
Sono passati mesi da quando la ragazza ha accolto Jasper in casa sua e lo ha adottato. Ed ora il piccoletto felino è davvero irriconoscibile, è cresciuto, dorme, mangia, gioca con una spensieratezza tale che sembra nato e cresciuto in quella casa. Penso che neanche ricordi più i tristi e difficili giorni in cui era solo e sconsolato alla fermata del bus. In attesa che qualcuno corresse in suo aiuto.