Perché il gatto non vuole mangiare da solo?
Il gatto che non vuole mangiare ha sempre una ragione. Individuarla può salvargli letteralmente la vita. Tutte le ragioni
Perché il gatto non vuole mangiare da solo? Un determinato comportamento nasconde sempre delle ragioni, e questo vale anche per il nostro amico a quattro zampe. Che sia una richiesta di attenzione o il sintomo di un malessere, è bene capirlo per aiutare nel migliore dei modi colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti.
Per quanto la convivenza sempre più simbiotica tra bipede e quadrupede abbia ridotto il gap comunicativo inevitabile tra due specie così diverse fra loro, ci sono degli aspetti di non immediata comprensione e non bisogna dimenticarsene. Il nostro obiettivo, come sempre, è quello di fare un po’ di ordine in merito a un argomento su cui c’è confusione.
Indice
Il gatto annusa il cibo ma non mangia
Gatto non mangia ma beve
Il gatto non vuole mangiare per istinto
Molte persone ci hanno chiesto anche
Il gatto annusa il cibo ma non mangia
Il gatto che non vuole mangiare da solo mette in atto un atteggiamento apparentemente immotivato. In realtà, però, ha una motivazione scatenante che vale la pena individuare con l’ausilio del proprio veterinario di fiducia che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza. Se escluderà problemi di natura organica, potrebbe consigliarci di avvalerci dell’esperienza di un etologo certificato che conosce bene il comportamento felino.
Uno degli atteggiamenti più misteriosi tra quelli che possono essere adottati dalle nostre piccole palle di pelo è quando trasferiscono fuori dalla propria ciotola la pappa che gli abbiamo messo a disposizione. Capita che la spostino anche molto lontano e che decidano di consumarla in disparte. Una possibile spiegazione è la paura che qualcuno possa portargliela via e potrebbe dipendere da traumi pregressi.
A tal proposito, può tornare utile sapere cosa significhi adottare un gatto traumatizzato e di cosa possa avere bisogno. Sicuramente una buona dose di pazienza in più e tanta comprensione per qualcuno che fa i conti con il proprio passato ogni giorno (esperienza certamente non facile).
Chiedersi perché il nostro amico a quattro zampe metta in atto un comportamento simile è importante per scongiurare eventuali problemi di salute. Per quanto possa sembrare un modo di fare buffo e divertente, se non siamo noi a dover pulire, non va preso sottogamba né ci si deve affidare al fai da te. Potremmo peggiorare la situazione, non individuando tempestivamente la causa del malessere e la terapia più adeguata per la risoluzione del problema.
La nostra piccola palla di pelo potrebbe avere un problema ai denti. Il tartaro e la placca, eventuali carie, fratture non curate, occlusioni e stati di salute che spesso e volentieri dipendono dall’età che avanza possono portarla a optare per una soluzione del genere. Ecco allora che una visita odontoiatrica può toglierci ogni dubbio e alleviare le sofferenze di Miao.
Gatto non mangia ma beve
Il gatto non vuole mangiare da solo, per esempio, a causa della consistenza e della dimensione della pappa che abbiamo preparato oppure acquistato per lui. La dieta è un aspetto di vitale importanza, è il termometro del benessere di qualsiasi essere vivente e cambia in base alla fase della vita che si sta affrontando.
L’alimentazione di un cucciolo, infatti, non può essere la stessa di un esemplare adulto né tantomeno quella di un anziano. Formule, consistenze, quantità: sono tutti aspetti che vanno valutati con attenzione. Si tratta di un argomento che va affrontato con il proprio veterinario, evitiamo l’improvvisazione e – prima di apportare modifiche – aspettiamo il suo benestare.
Se vogliamo provare un ingrediente mai sperimentato prima, facciamo una prova allergica con una piccolissima dose. Qualora non dovessimo notare reazioni anomale, proseguiamo secondo le indicazioni dello specialista, altrimenti cerchiamo un’alternativa valida ma innocua.
Se i croccantini sono troppo grandi e/o asciutti, il nostro amico a quattro zampe potrebbe fare fatica a consumarli ed è per questo che cerca una soluzione. Cerca una zona in cui appartarsi e poter spezzettare in tranquillità la propria fonte di sostentamento.
Se il gatto è stato abituato al trasportino e lo vede come il suo rifugio, non stupiamoci se lo troviamo proprio al suo interno. Provare con del cibo umido al posto delle crocchette potrebbe essere la soluzione, ma prima parliamone con il nutrizionista.
Il gatto non vuole mangiare per istinto
Non dimentichiamo mai che il nostro migliore amico, per quanto sia addomesticato, rimane un predatore che deve mangiare prevalentemente proteine di origine animale. Il gatto e la caccia hanno un legame atavico, che risale a quando viveva allo stato brado. Un aspetto che rimarrà per sempre scolpito nel suo dna.
Ecco allora che il gatto che non vuole mangiare magari decide di preservare il proprio cibo, come se qualcuno glielo potesse portare via dopo aver faticato per ottenerlo. Questo è un istinto che si manifesta soprattutto in presenza di altri animali che porterebbero risvegliare la competizione. In sostanza, si fa vivo l’istinto di sopravvivenza, quello che muove il mondo intero.
Gatto non vuole mangiare da solo, il sapore del cibo
Le papille gustative del nostro amico a quattro zampe non sono come le nostre e non sentono i sapori alla stessa maniera. Per questo motivo, e perché potrebbe essere tra gli alimenti tossici per i gatti, le pietanze destinate a noi potrebbero non andare bene per lui.
Se il felino non mangia quando gli propiniamo le bustine di pesce, pollo o manzo in salsa potrebbe trattarsi di una questione di mero gusto. Parlarne con il veterinario di fiducia potrebbe rappresentare la soluzione.
Molte persone ci hanno chiesto anche
Quando si tratta del benessere del nostro amico a quattro zampe, la paura di commettere degli errori è costante. Se si è un proprietario responsabile, le domande sono all’ordine del giorno e trovarne risposta non è solo un dovere ma anche un diritto.
Perché la ciotola non piace al gatto?
Dopo aver passato al setaccio ogni possibile causa, organica, psicologica, interiore ed esteriore, non è rimasto che il contenitore. Ebbene, sì, anche la ciotola potrebbe incidere sul comportamento di Miao quando mangia. Se il gatto non vuole mangiare potrebbe dipendere dal materiale, dall’odore o da una scarsa igiene: sono tutte motivazioni che potrebbero spingere il nostro amico a quattro zampe a ‘emigrare’ altrove.
Non dimentichiamo che se la ciotola è troppo piccola il nostro adorato Micio potrebbe avere qualche problema con i baffi: le vibrisse che lo aiutano nell’orientamento e non solo. Il pasto è un momento molto importante, qualcosa che merita la massima attenzione, non certamente un aspetto secondario della vita. Vale per i gatti, ma anche per qualsiasi altro essere vivente.
Preferenze, esigenze e personalità vanno tenute in debita considerazione. Idem per gli spazi e i tempi. Il nostro amico a quattro zampe deve avere massima autonomia quando si tratta di assaporare la sua pappa. Possiamo stare certi che le nostre attenzioni porteranno a dei miglioramenti e la nostra palla di pelo saprà come ringraziarci.