Questi gatti randagi stanno cercando di fare del loro meglio per sopravvivere da soli dentro un parco

Nessun animale domestico può condurre un’esistenza felice in strada. Anche se, in confronto ai cani, i gatti randagi appaiono più autonomi, hanno a loro volta delle fragilità. Solo che le manifestano in maniera differente rispetto ai Fidi. Ma chi ama i teneri baffuti, sa esattamente quanto sia grande il loro spirito. Basta soltanto trovare la chiave giusta per instaurare una relazione. A quel punto, farebbero di tutto per le persone care. Benché permangano dei preconcetti a tal riguardo, costituiscono dei semplici pregiudizi, basati sulla poca conoscenza.

In una clip pubblicata su YouTube, il canale The World of Cats mostra dei gatti randagi al parco. Il titolo è emblematico: “Homeless stray cats struggling to survive in parks”. Dei gatti randagi lottano per sopravvivere al parco. L’espressione dipinta sul volto dei piccoli vi susciterà un enorme senso di compassione. È evidente: persino chi non ha mai avuto un micio ne percepirà lo stato d’animo. L’umore è sottoterra, in seguito ad alcune esperienze negative, che possiamo immaginare.

Sebbene il filmato eviti di entrare nei dettagli, è piuttosto facile immaginare cosa abbiano dovuto subire in passato. Se la loro fiamma interiore sembra essersi spenta, ci sarà senz’altro un’ottima ragione. A dispetto degli animali, che conservano un animo puro e innocente, certi individui covano dei cattivi propositi. Invece di tendere la mano, mostrano un comportamento crudele. Ciò malgrado, la società è costituita pure da brave persone.

Auguriamo ai felini di incontrare delle famiglie dolci e amorevoli, disposte ad adottarli. Da lì in poi la situazione cambierà, in meglio. Sotto la vigile “sorveglianza” di padroni in gamba, la vecchia scintilla si riaccenderà. All’inizio magari occorrerà conquistarne la fiducia, tuttavia l’amore è la forza più potente, capace di abbattere qualunque muro. Prendere con sé una dolce e pura creatura è un impegno, ma anche un’immensa fonte di gioia. I sacrifici smettiamo quasi subito di considerarli tali, perché vederli contenti e realizzati i nostri “bambini pelosi” riempie il cuore.