Ogni giorno, migliaia di turisti ignorano questo gatto randagio e non vogliono dargli da mangiare
A rendere il tutto ancora più incomprensibile è il fatto che si professano "amanti degli animali"
Ogni giorno migliaia di turisti visitano il Gülhane Park a Istanbul, in Turchia. Si descrivono amanti degli animali, poi, però, quando viene il momento di dimostrarlo coi fatti in molti si tirano indietro. È la triste fotografia scattata dal profilo Lucky Paws nel filmato pubblicato su YouTube (visibile verso il fondo dell’articolo), dove denuncia il comportamento rivedibile di certi visitatori. Purtroppo, spesso sussiste una differenza tra le belle parole e le azioni concrete. Benché predichino pace e solidarietà, al dunque tirano indietro la mano e fingono di non notare questo bellissimo gatto randagio.
Basterebbe poco per aiutarlo: un po’ di cibo farebbe già la differenza. Non è, insomma, una questione di disagio economico, bensì di scarso altruismo. Invece di sbandierare amore ai quattro venti nei confronti degli animali, sarebbe il caso di dimostrarlo nei piccoli gesti quotidiani. Il valore di un’offerta è infinitamente superiore rispetto alla semplice teoria. Mettersi una mano sul cuore, dimostrare compassione verso chi è meno fortunato denota le brave persone.
La didascalia del filmato esprime un pensiero tanto semplice quanto vero. Se un amante degli animali non fa del suo meglio per dare conforto a un trovatello, allora sono chiacchiere al vento. È della semplice ipocrisia, improntata solo a raccogliere qualche like sui social o fare presa sugli sconosciuti.
Talvolta, le difficoltà della vita ci rendono insensibili alle persone e, più in generale, agli esseri viventi in crisi. Il gatto randagio protagonista della clip ha incassato dei no a ripetizione. Ma non nutriamo dubbi: qualche buon samaritano si sentirà toccato nell’assistere alle immagini. Qualora vi capiti di essere coinvolti in una situazione simile tirate fuori il vostro lato umano. Con un gesto starà meglio sia chi assisterete sia voi stessi. Il piacere provato nel sapere di essere stati utili è impagabile, che restituisce, con gli “interessi”, l’amore dato. E poi, come dice un noto pezzo dei Radicals di fine anni Novanta, You Get What You Give: ricevi solo quello che dai.