La gattina molto triste e arrabbiata si trasforma grazie all’aiuto di un Labrador gigante
La perseveranza, unita alla dolcezza, del Labrador hanno fatto sì che la gattina si riaprisse al mondo
Sola e spaventata. Chissà quanto deve aver sofferto la povera Betty, una dolce gattina portato presso il rifugio Jelly’s Place di San Pablo, in California. Trovata mentre si aggirava lungo le strade, senza una meta, gli operatori del centro sono stati avvertiti e un membro si è impegnato di andarla a prendere. Aveva una forte sfiducia nei confronti dell’uomo, probabilmente per via dei maltrattamenti subiti in passato. Dopo averne conosciuto la parte cattiva, dubitava di trovare qualcuno disposto a volerle bene, così com’era. Metteva un muro tra lei e chiunque altro le si avvicinasse.
Di questo passo, nessuno l’avrebbe mai adottata. Occorreva fare un gesto concreto, affinché tirasse fuori la sua vera personalità, quella giocosa e tenera, insita in ogni animale, domestico o meno. Così del suo caso se ne interessò personalmente una volontaria della struttura, Kendel Benken. La donna volle portare Betty a casa, in quanto aveva gli strumenti necessari a sbloccarla dal punto di vista caratteriale. Con le giuste cure si sarebbe sentita ben accetta e avrebbe smesso di vedere il mondo esterno come una minaccia.
Kendel viveva già con una coppia di cani e gatti, dei collaboratori fantastici, che in passato le avevano dato un aiuto prezioso, nell’affrontare casi simili. Presa sotto la propria ala, la micetta era chiusa e aggressiva. Benken era intimorita, ma tirò comunque dritto. Ormai aveva deciso di occuparsene. Niente e nessuno l’avrebbe dissuasa dai propositi.
Accolta Betty nella sua abitazione, sapeva di doverci andare cauta. Altrimenti, avrebbe riscosso soltanto reazioni sfavorevoli. Il processo di ambientamento nella nuova realtà sarebbe avvenuto per gradi. Dunque, la volontaria mise la gattina in cucina, all’interno di una gabbia. In principio era chiusa in sé stessa, tuttavia, con il passare del tempo, strinse un bel rapporto con i coinquilini, Truvy in particolare, un enorme esemplare di Labrador Retriever. Il cagnolone le si avvicina di continuo, rannicchiandosi, e, alla fine, riuscì a trarla in salvo dalla fortezza della solitudine. Si era guadagnato la fiducia di Betty e ciò fu evidente quando, un giorno, lei le salì sulla schiena, mentre riposava sul divano.
Adesso Betty era pronta per cercare una sistemazione definitiva. Serviva trovare la persona giusta, che si rivelò essere Roz Westil. Superate le difficoltà iniziali, oggi si trova benissimo con il genitore adottivo, felice di avere pure una sorella, Amber.