Gatti, perché si stiracchiano?
Chissà perché i gatti si stiracchiano allungando le zampe con grazia ed incurvando al contempo la schiena, un’immagine più che consolidata nel comportamento dei felini di casa. Stiracchiarsi rientra nella routine del micio di affezione che pratica con costanza così da scrollarsi di dosso stanchezza e favorire il risveglio muscolare; un’immagine sicuramente curiosa che affascina e intenerisce contemporaneamente. Ma scopriamo perché il gatto mette in atto questo comportamento curioso.
Esigenza fisica
Il gatto è un animale particolarmente dedito all’attività onirica ed al riposo, che ama trascorrere interminabili ore della giornata acciambellato a sonnecchiare. Un’attività che affronta con costanza e molto impegno trascorrendo quasi tutte le ore diurne accoccolato nella sua cesta o all’interno dell’armadio magari tra gli abiti freschi di bucato. Pigro ed indolente il micione di famiglia si abbandona senza ritegno alle cure di Morfeo, così da ricaricare completamente le sue batterie fisiologiche.
E dopo ore e ore di relax non c’è nulla di più efficace di una bella stiracchiata per riattivarsi, con tanto di allungamento delle zampe, sollevamento della coda verso l’alto e relativa curvatura della schiena. Non solo stretching ma anche una necessità reale per ossigenare nuovamente i muscoli ed il cervello, eliminando al contempo le tossine accumulate durante le prolungate ore di riposo come ad esempio l’acido lattico e l’anidride carbonica. Stiracchiarsi è utile al gatto per riprendere l’operatività di sempre allontanando la stanchezza e riportando la circolazione sanguigna al regime consueto.
Riattivazione predatoria
Il gatto non è solo un adorabile pigrone ma anche un predatore nato, anche il più placido degli amici di casa nasconde nell’animo la predisposizione alla caccia e alla cattura. In qualità di esemplare notturno ama trascorrere il resto della giornata nel riposo più totale, ma durante la notte l’amico asseconda la sua natura gironzolando per casa alla ricerca di prede oppure oggetti con cui intrattenersi. Stiracchiarsi è il movimento intermedio tra il sonno e la veglia, l’attività fisica necessaria per risultare pronto all’occorrenza e nel caso fosse necessario sfoderare le doti di impavido cacciatore.
Rituale d’amore
Il gatto comunica attraverso versi e miagolii, ma la comunicazione si avvale anche dell’apporto del linguaggio non verbale ovvero tutta una serie di mosse e movimenti necessari per comprendere le sue intenzioni. Ogni singolo muscolo del suo corpo, ogni smorfia, battito di ciglia o vibrazione della coda può risultare parte integrante di una comunicazione tra gatto e proprietario. In questo dialogo non verbale rientra anche la stiracchiata d’ordinanza che il micio mette in atto specialmente dopo aver sonnecchiato accanto all’umano del cuore, pronto per rifarsi le unghie sul tiragraffi di turno ma principalmente per ricevere coccole e carezze sulla schiena. Un classico della routine mattutina utile anche a comunicare l’affetto nei confronti della sua famiglia e la fiducia a loro riservata.