Un’associazione ha creato un “asilo per gattini”, con una vera insegnante qualificata
Più che di un asilo si tratta di una vera e propria scuola per gatti
Delle volte, quando ci accingiamo ad uscire di casa, ci preoccupiamo tantissimo per il nostro quattrozampe. “Cosa farà da solo a casa tutto il giorno?” “Avrà paura?” “Miagolerà al punto che tutto il vicinato riuscirà a sentirlo?”. Questi sono solo alcuni dei dubbi che ci vengono quando stiamo per varcare l’uscio di casa. Dovete sapere, però, che esiste un asilo per gatti, dove potreste lasciarlo stando sicuramente più tranquilli. Ma siamo davvero sicuri che serva a questo l’asilo per gatti di cui vi parliamo oggi? Siete curiosi di saperne di più? Continuate a leggere!
L’idea di un asilo per gatti è stata della dottoressa Kersti Seksel, una veterinaria comportamentista australiana. Tutto è nato in risposta agli studenti delle sue classi di cuccioli che desideravano pari attenzione per i loro cuccioli. Così Seksel ha ideato questo asilo: un luogo dove i gattini imparano davvero tantissime cose.
Non sono, però, solo i gattini a imparare qualcosa, anche ai loro umani viene insegnato moltissimo. Agli studenti sono state insegnate la socializzazione, l’allevamento, l’ambiente e la formazione, tramite l’utilizzo non solo di istruzioni, ma anche di attività pratiche. Qui hanno anche imparato a presentare il loro gattino a nuove persone e altri animali e a fare in modo che durante le sedute necessarie per la sua igiene mantenga la calma.
Il tutto dovrebbe svolgersi tra le 8 e le 16 settimane di vita. In questo periodo, infatti, le capacità di imitazione sono più forti e quindi anche le capacità di apprendimento.
A fine “corso” ogni gattino riceve un diploma in una vera e propria cerimonia. Ciascuno dei partecipanti al Kitten Kindergarten (il nome dell’asilo) riceve un certificato di completamento e, in più, una borsa regalo piena di cibo per gatti, dolcetti e giocattoli.
Insomma, più che di un asilo, si tratta di una vera e propria scuola. A seguto dell’idea di questa dottoressa, moltissimi altri l’hanno imitata e ora si sta diffondendo sempre di più.