Una donna senzatetto supera le difficoltà e si riunisce finalmente alla sua amata gattina
L'amore di un gatto è una delle più sublimi forme di riscatto, non credete anche voi?
Questa storia, amici miei, ha del terribile ma ha anche il suo dolcissimo lieto fine. Infatti, vi parlerò della vita complicata di una donna, senzatetto a causa di un marito violento, e delle difficoltà che ha dovuto subire sulla sua stessa pelle. E, del modo dolce grazie al quale, dopo anni di smarrimento, cerca di ritrovare la sua amatissima gatta. Quando finalmente ci riesce e le due possono riabbracciarsi le lacrime, la commozione, la gioia sono talmente forti che non passano inosservate. Ed ora, tutti dai più grandi ai più piccini si ritrovano il cuore sciolto dall’amore che una donna può provare per la sua amata gattina. Che, nonostante il passare degli anni, non l’ha mai dimenticata. Andiamo insieme a leggere tra le righe di questa complicata storia!
Questa donna ha affrontato uno dei mali peggiori che si possano ricevere dalla vita: la vicinanza di un uomo violento. Tutta la sua vita è stata costellata di sciagure e l’unica amica che le tirava su il morale era la sua gatta, Sabrina. Le due erano inseparabili fino al momento in cui lei non è dovuta scappare di casa con soli i vestiti che aveva addosso.
Da quel giorno fuggì di rifugio in rifugio e non faceva altro che pensare alla sua amata gattina che la aspettava a casa, o chissà dove. E, quando un giorno ricevette la notizia della morte di suo marito non poteva non tornare in quel luogo, quella cittadina, dove viveva la sua Sabrina.
La donna, che si chiama Camilla, si mise subito sulle tracce della sua gattina, chiamò qualsiasi rifugio, volontario e donna e uomo che conosceva pur di farsi dare qualche indizio. E, finalmente, il fatidico giorno arrivò: Sabrina si trova in un locale appositamente strutturato per i felini randagi della South Suburban Humane Society.
Il suo cuore batteva fortissimo, non poteva crederci. Corse immediatamente in auto e si diresse sul posto. Appena arrivò, tra lacrime e commoventi parole, i volontari la portarono nella stanza dedicata ai gattini, qui erano presenti ben 15 gatti. Erano tutti sparsi in giro per la stanza tranne uno, bianco, raggomitolato in un angolino.
Camilla non riusciva a capire quale fosse la sua Sabrina, così, si mise sulla porta e la chiamò come quando erano in casa insieme. Il gattino raggomitolato alzò immediatamente la testa, si stiracchiò e corse da Camilla: era lei, era la dolcissima Sabrina che stava solo aspettando che la sua mamma tornasse a prenderla.