Il gatto attira l’attenzione per il suo sorriso triste, ma c’è un motivo se ha quella espressione
Il gatto Pancho aldilà della sua espressione è molto giocherellone
Oggi vi parliamo della storia del gatto Pancho. Quella di questo gatto è una storia unica, ma in un certo senso comune a un preciso numero di gatti. Tutti questi gatti sono considerati “tristi” per via della loro espressione. In realtà però, la loro espressione non c’entra davvero nulla con il loro stato d’animo. Il gatto Poncho, per esempio, vive una vita normalissima con il suo padrone in Giappone. Ma allora perchè quella faccia triste? Se siete curiosi di saperlo continuate a leggere!
Come vi anticipavamo, il gatto Poncho vive a Maizuru, in Giappone insieme al suo padrone Akira Yamaguchi. Il loro incontro è avvenuto 13 anni fa, quando Poncho è stato salvato dalla strada. Già, Poncho era un vagabondo e, quando un bambino si è accorto di lui, non ha potuto che prenderlo con se e metterlo in salvo.
Di fatto, però, non poteva tenerlo. Per questo motivo Akira Yamaguchi si è offerto di adottarlo: Poncho cercava una casa in cui vivere per sempre. Da allora, sono passati ben 13 anni e nel tempo il legame tra i due si è consolidato.
Il suo padrone sostiene che sia una fonte di gioia e di affetto per chiunque voglia stare con lui. “Ha un modo straordinario di mostrare affetto. Tutti amano Pancho e lui ama tutti a sua volta”, dice. Il suo profilo Instagram, inoltre, conta più di 95 mila followers ed è impossibile non amare questo gatto!
Ma allora perchè quell’espressione triste? Tutto è dovuto alla sindrome di Ehlers-Danlos, una patologia congenita che rende la pelle molto elastica, al punto tale da farla cadere. Il tutto è dovuto alla mancanza di collagene. Sul web, anche altri gattini sono conosciuti per avere questa sindrome.
Per il suo padrone, la cosa più importante è che Poncho sia in grado di portare gioia nelle vite di tantissime persone. “Sono grato che così tante persone amino Pancho e che abbia portato la felicità nelle loro vite” .