Otter e la sua sorellina: gattini malati che lottano per avere il loro lieto fine
Come tutte le favole che si rispettino anche quella di questi due gattini deve avere un suo dolcissimo lieto fine, non credete?
Due piccoli fratellini che giocano insieme nel giardino della loro casa, con persone che li amano e li coccolano tutto il giorno. Questo è il sogno che tutti i nostri dolcissimi amici a quattro zampe fanno, segretamente, nella loro testa. Conoscere l’amore anche quando si trovano in condizioni di salute davvero precarie come i due protagonisti della storia che sto per raccontarvi. Loro sono Otter e la sua sorellina, trovati in strada da una dolce volontaria che li ha giustamente portati in un rifugio.
Due piccoli randagi, con problemi di salute davvero seri tra i quali: idrocefalo (accumulo di liquido nella testa) e un encefalocele, in cui parte del cervello sporge attraverso il cranio. Proprio per questo il dolcissimo Otter aveva bisogno di un casco speciale che un uomo si è immediatamente offerto di costruirgli.
La sua sorellina, che si chiama Bunny, presenta patologie congenite agli arti. Proprio per questo ha dovuto subire l’amputazione delle due zampette anteriori. Tutto sommato con le cure giuste possono vivere una vita più che normale. Per questo cercano una casa per sempre e una famiglia adottiva che li ami e con cui possano fare terapie in tutta tranquillità.
Nel frattempo, però, i due fratellini adorano stare insieme e amano tantissimo coccolarsi e dormire l’uno abbracciato all’altra. La volontaria che li vide per la prima volta, che si chiama Caroline Grace, è rimasta davvero colpita dal loro senso di fraternità e di complicità.
“Otter è più coraggioso nel provare cose nuove, mentre Bunny di solito prima lo guarda e poi ci prova. Se è stressato (ad esempio durante un viaggio in auto), Bunny lo tranquillizzerà essendo molto più rilassata e lo coccola”, dice Grace.
Ormai cresciuto, Otter era pronto per l’intervento chirurgico presso il Metropolitan Animal Specialty Hospital, dove avrebbero riparato l’apertura nel cranio.
Il piccolo pelosetto si è ripreso subito dopo l’operazione, con la sua sorellina che gli sta sempre vicina e non lo lascia solo neanche un secondo.