Il veterinario spiega come trasportare il gatto il maniera corretta
Il gatto è un animale che ha un modo tutto suo di percepire il mondo esterno e l'uomo, perciò non bisogna mai irritarlo. Ecco come trasportare il gatto in maniera corretta, senza lotte
Gestire il gatto è qualcosa di estremamente complesso. Di fatto, si tratta di un animale che non ama essere comandato o dover fare quello che vogliono gli altri, perciò bisogna essere cauti nell’approccio. Ci sono poi dei metodi che vengono definiti più corretti per trasportare il gatto, quindi prenderlo in braccio e spostarlo da un posto all’altro senza farsi graffiare gli occhi.
Alcuni gatti, sopratutto quelli manipolati fin dalla tenera età, sono abituati ad essere presi in braccio e trovano in questo anche un certo piacere. Ce ne sono altri, invece, che odiano essere anche solo sollevati da terra, figurarsi essere compressi all’interno delle braccia di una persona. In questo caso, con molta probabilità c’è qualcosa che nel loro passato ha fatto passare questo gesto come negativo, perciò non bisogna pressarli ulteriormente.
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La prima cosa da capire è che non bisogna coglierlo di sorpresa. Mai porre il gatto in condizione di doversi mettere sulla difensiva, in qualsiasi caso ci perdereste sicuramente. Altra cosa importante è non prenderlo in posti dove potrebbe dare loro fastidio. Quindi, non tiratelo per le zampe, niente coda, neppure sotto le ascelle va bene: si infastidirebbe solamente.
Per quanto riguarda invece la collottola, qui in discorso varia in base all’età del gatto. Per i gattini piccoli è normale essere presi per la collottola, anche i loro genitori (sopratutto le mamme) usano quel punto per prenderli e magari spostarli da una parte all’altra. Si tratta di una parte del corpo dove non hanno sensibilità e che induce in loro il riflesso di immobilità, che naturalmente serve a rendere il trasporto più facile per le mamme. Negli adulti, invece, il discorso è completamente diverso: prenderli in quella maniera li renderebbe solo più nervosi di quello che già non sono.
Qual è il modo giusto per trasportare il gatto
Andando a tirare le somme, quindi, c’è un modo giusto per trasportare il gatto. Innanzitutto, il gatto va convinto, rilassato e tranquillizzato. Per questo motivo, vediamo che è bene accarezzarlo prima nelle sue aree di confort, come per esempio il dorso o anche la testa, sopratutto sul setto nasale. Dopodiché piano piano iniziate ad avvicinarvi al ventre, ma non toccate la pancia!
Scorrete sui fianchi, facendogli sempre le dovute carezze e coccole, e arrivate a posizionare una mano aperta tra gli arti anteriori, quindi sul petto, e un’altra dietro, tra i due posteriori. Dopodiché, se siete seduti facete in modo di poggiare l’animale sulle vostre gambe, cosa che lo renderà ancora più stabile. Se dovete trasportarlo, invece, provate a girarlo e ad appoggiare le sue zampine sul vostro petto, dandogli quindi sempre una stabilità. La sensazione di vuoto sotto le zampe è proprio quello che dovete evitare con un gatto.