Gatto balinese, toelettatura: accortezze, come farla e cosa serve
Il Gatto Balinese è bellissimo, ma ha bisogno di cure specifiche per quanto riguarda la toelettatura. Ecco la guida completa
Adottare un amico a quattro zampe significa prendersene cura a 360 gradi. Il Gatto Balinese è straordinario, caratterialmente ed esteticamente, ma ha bisogno di una toelettatura specifica. Solo così può stare al meglio. Infatti, la cura del pelo non è relegata a una mera questione estetica, ma di benessere totale.
Ecco allora che questo è un altro aspetto da prendere in considerazione prima di adottare un amico a quattro zampe. Se non si hanno le risorse, economiche e in termini di tempo, per accudire l’adorato Miao come si deve, meglio soprassedere. È un essere vivente che dipende in tutto e per tutto da noi, non è un peluche da mettere da parte una volta stanchi.
Soprattutto se si è alla prima esperienza con un felino, è bene chiedere consiglio al veterinario o a un toelettatore esperti per capire di cosa necessita nel dettaglio, fondamentale è non ricorrere al fai da te o al sentito dire. Una cattiva igiene, infatti, può avere conseguenze anche di una certa entità.
Indice
Gatto Balinese, toelettatura e cura del pelo
I boli di pelo e l’igiene per il gatto
Gatto balinese, toelettatura e routine
Gatto balinese, il bagnetto
Molte persone ci hanno chiesto anche
Gatto Balinese, toelettatura e cura del pelo
Il Gatto Balinese è bellissimo, ma necessita di una toelettatura quotidiana. Infatti, a differenza del Gatto Siamese, è una razza a pelo semilungo: un po’ più impegnativo rispetto alla norma, considerando oltretutto che alla propria igiene ci pensa il felino in maniera istintiva.
Il mantello di questo amico a quattro zampe non è soltanto lungo, ma anche senza sottopelo lanoso. Appare più accentuato in corrispondenza di coda, spalle e collo. Le varianti di colore ammesse dallo standard, inoltre, sono:
- Blue point;
- Tortie point;
- Cream point;
- Seal point;
- Chocolate point.
La struttura di questa pelliccia è tale da dover essere curata con costanza, soprattutto durante l’autunno e la primavera, i due periodi dell’anno in cui avviene la muta e il nostro amico a quattro zampe perde una quantità maggiore di peli. Ecco allora che la manutenzione diventa fondamentale per una questione di salute.
I boli di pelo e l’igiene per il gatto
Non è uno dei falsi miti sui gatti, alla loro igiene personale pensano in autonomia. Tuttavia, questo non significa che dobbiamo delegare tutto a loro. Togliere il pelo morto in eccesso, per esempio, impedisce la formazione di boli di pelo nel gatto.
I gatti puliti, infatti, si leccano con una routine prestabilita. Il loro strumento principale è la lingua e tutto quello che questa racconta finisce nello stomaco di Miao. Ecco da dove nascono gli improvvisi episodi di vomito: è un motivo per liberarsi.
Oltre a questo aspetto, legato alla salute in maniera chiara ed evidente, la toelettatura aiuta a prevenire la formazione di nodi nel mantello del felino. La frequenza consigliata durante la muta è almeno quattro volte a settimana, negli altri periodi dell’anno si può anche diminuire.
Fondamentale, anche se non di immediata comprensione, è l’alimentazione. Perché il pelo di Miao sia in salute, è importante che segua una dieta sana e bilanciata. D’altra parte “siamo quello che mangiamo” non è una frase fatta. Il benessere gastrointestinale si ripercuote sull’aspetto del mantello.
Gatto balinese, toelettatura e routine
Nonostante sia una pratica molto importante, per tenere pulito e in ordine il Gatto Balinese, la sua toelettatura non può limitarsi all’uso della spazzola (per quanto possa essere anche quotidiano).
Ci sono delle zone del corpo in particolare che necessitano della massima attenzione e che è bene ispezionare con regolarità. Si tratta di bocca, orecchie e unghie: parti del corpo dove la sporcizia tende a collocarsi più facilmente.
Le orecchie vanno tenute costantemente pulite per evitare che le secrezioni si depositino e si accumulino. Se non ci si fa attenzione, è facile che nascano infezioni e patologie della pelle. L’unghia infetta è un’altra scocciatura, che può provocare anche patologie di una certa entità se trascurata. Anche in questo caso pulire e tagliare le unghie al gatto come si deve non è un dettaglio di poco conto.
Infine, anche il cavo orale necessita di attenzioni. Esistono dei prodotti specifici, pensati per il nostro amico a quattro zampe, per pulirlo come si deve. Se non si agisce per tempo, ci sono delle patologie che possono sopraggiungere:
- Gengivite nei gatti;
- Parodontite;
- Stomatite del gatto.
Queste sono le più frequenti. Oltre a una attenzione particolare all’igiene, il consiglio è di non saltare i controlli dallo specialista e verificare sempre che tutto vada per il verso giusto.
Gatto balinese, il bagnetto
Oltre ad affidarsi alla cura autonoma del Gatto Balinese, che pensa alla toelettatura da solo, possiamo aiutarlo utilizzando delle salviette umidificate e contenenti delle sostanze adatte ai felini. In questo modo, si può evitare di ricorrere al classico bagnetto con una cadenza di circa 45 giorni.
Quando, invece, è arrivato il momento di mettersi all’opera, è opportuno usare dei detergenti specifici. Oltre allo shampoo, può tornare utile anche un balsamo per districare i nodi. Ma prima di procedere chiediamo sempre il parere del veterinario e/o avvaliamoci del supporto di toelettatori esperti.
Lavare regolarmente questo amico a quattro zampe riduce lo spargimento di peli in giro per casa, semplifica il controllo della presenza di eventuali parassiti. A tal proposito ecco come gestire le pulci nel gatto. Riduce l’allergene che il gatto rilascia sul pelo leccandosi e fa sì che il pelo sia più luminoso.
Molte persone ci hanno chiesto anche
Che sia per il Gatto Balinese o no, la toelettatura mette in difficoltà le persone meno esperte in campo felino. Ecco allora che fra le domande più frequenti in materia ci sono quelle che riguardano gli accessori da utilizzare.
Gatto Balinese e toelettatura, qual è la spazzola migliore?
La domanda non è di immediata risposta, ne servono diverse in base alla fase di toelettatura. La spazzola a setole rigide, per esempio, permette di scendere più a fondo e non ferisce la cute. Quella a setole morbide, lunghe e fitte serve per rimuovere la polvere dal pelo. Il pettine è il nemico numero uno dei parassiti e il cardatore (da usare con attenzione per non lesionare la pelle) è utile per sciogliere i nodi.