Gattino ucciso a bastonate, minacce al sindaco di Lucera
: e il sindaco riceve minacce. I dettagli
La storia del gattino ucciso a bastonate perché si era rifugiato all’interno di un negozio ha fatto il giro del web. Siamo rimasti tutti con il fiato sospeso quando abbiamo saputo che, paralizzato dalle botte, lottava tra la vita e la morte.
Siamo rimasti attoniti quando, il giorno dopo, abbiamo saputo che non ce l’aveva fatta e letto dell’indifferenza della proprietaria dell’esercizio commerciale, raccontata sui social da una donna che era passata per avere notizie del micetto. Adesso il sindaco è stato minacciato perché non vuole partecipare alla manifestazione contro l’ennesimo atto di crudeltà verso gli animali prevista per venerdì prossimo.
La vicenda
Abbiamo seguito passo passo la storia del gattino tramortito a bastonate, sotto choc per le lesioni subite e morto qualche ora dopo. Il felino, probabilmente impaurito da qualcosa, aveva cercato riparo all’interno di un negozio. La sua presenza non è stata vista di buon occhio dalla proprietaria che ha deciso di prenderlo a bastonate fino a ucciderlo.
Gli abitanti di Lucera, la cittadina in provincia di Foggia rimasta sconvolta dalla cattiveria del gesto, hanno deciso di organizzare una manifestazione in difesa degli animali proprio lungo la via dove si trova l’esercizio commerciale in cui il micio ha incontrato la morte; ma il sindaco si è rifiutato di partecipare. Questa decisione ha scatenato i commenti tutt’altro che pacati degli animalisti.
Le minacce al sindaco
Antonio Tutolo, il primo cittadino di Lucera, è stato aggredito su Facebook dopo l’annuncio della sua assenza all’iniziativa del 27 dicembre: “Non abbiamo bisogno di istigare odio nei confronti di nessuno”, ha affermato il sindaco.
“La pagherai molto cara. Incendiate anche lui, altrimenti mi organizzo con i calabresi. Mi auguro che il mostro mangi il panettone al gusto veleno e tu anche sindaco”. Sono alcune minacce ricevute sui social in risposta.
La protesta in difesa degli animali
La protesta contro la donna che ha preso a bastonate il gattino fino a ucciderlo dovrebbe tenersi questo venerdì lungo la via dove si trova l’attività commerciale teatro del massacro. La titolare, dopo prime dichiarazioni di assoluto disinteresse verso la fine fatta dal gattino e contro gli animalisti in genere (lo racconta in un post su Facebook una signora che le avrebbe parlato il giorno dopo), ha respinto ogni accusa e avrebbe sporto una denuncia contro ignoti dopo aver ricevuto anche lei alcune minacce.
Il sindaco Tutolo ha comunicato che è stato presentato un esposto per il gattino ucciso a bastonate e che le “autorità preposte faranno quando previsto dalle leggi dello Stato”. Subito dopo ha informato i cittadini, attraverso il proprio profilo social, che non avrebbe partecipato alla manifestazione, sostenendo che “non solo non parteciperò ma sono assolutamente contrario a questa manifestazione perché non abbiamo bisogno di istigare odio e violenza nei confronti di nessuno”.
Il sindaco ha pubblicato alcuni screenshot di commenti violenti contro questa sua decisione. “Non importa se non parteciperai, verremo noi da te e vedi di farti trovare, balordo” – si legge -. Tutolo ha dichiarato che sporgerà “denuncia e sottolinea come sia giusto manifestare, ma è doveroso farlo civilmente. Gli animalisti veri amano gli esseri umani”. Tutolo su Fb scrive: “Non fate paura a nessuno. Io vi auguro di vivere a lungo la vostra misera vita. È la punizione migliore. Imbecilli, questo siete”.