Le 10 razze di gatti pregiati
Indipendenti e misteriosi, ma anche affettuosi e fedeli: i felini sono davvero affascinanti. Lo sono in maniera particolare poi le razze di gatti pregiati
Il mondo dei mici è davvero complesso e difficile da carpire in toto. Esistono felini di tutti i tipi, oggi ci concentriamo sulle razze di gatti pregiati e cerchiamo di capire cosa li rende così preziosi.
Ricercati in tutto il mondo e pagati a peso d’oro, questi sono i felini dalle caratteristiche più rare in assoluto. È proprio questo aspetto a far impennare le quotazioni, anche se non stiamo giocando in borsa.
Gatto del Bengala
È il 1973 quando il dottor Centerwall cerca di rendere immuni dalla leucemia felina i gatti domestici, incrociandoli con un esemplare di felino leopardo asiatico. Ecco uno dei risultati più affascinanti.
Può arrivare addirittura a costare 2.500 euro.Tra le razze di gatti pregiati, è considerato domestico soltanto dopo la terza generazione, prima continua a conservare comportamenti selvatici.
Savannah
Il suo aspetto lo fa entrare di diritto tra le razze strane di gatti. Il primo esemplare risale al 7 aprile 1986, grazie a Judee Frank che incrociò un maschio di servalo con una gatta siamese. Si tratta di un felino di grossa taglia: può arrivare a essere lungo quasi un metro e a pesare anche quindici chili.
Oltretutto ha bisogno di grandi spazi, visto che da fermo riesce a saltare fino a due metri di altezza. È una vera rarità, a causa del fatto che il maschio savannah è sterile fino alla quinta generazione. Questo fa lievitare i costi di un singolo esemplare anche fino a 20 mila euro.
Scottish fold
Lo scottish fold, lo suggerisce il nome, è una originario della Scozia. Il pelo soffice e delicato richiede frequenti cure e solitamente è grigio o nero. La peculiarità di questa razza sono le punte delle orecchie piegate.
Ha un temperamento socievole, giocoso e tanto affettuoso. Ideale per la vita d’appartamento, in età adulta viene spesso consigliato per i bambini. Per quanto riguarda il suo prezzo si va dai 200 ai mille euro.
British Shorthair
Il british shorthair invece discende dei felini importati in Gran Bretagna dai Romani, poi incrociati con i gatti selvatici nativi. Per secoli questo esemplare è vissuto allo stato brado, o quantomeno non è stato riconosciuto e allevato fino al XIX secolo.
Si tratta della razza più diffusa nei registri del Governing Council of the Cat Fancy del Regno Unito dal 2001, anno in cui ha superato il persiano. È in vendita a un prezzo che va dai 400 ai 900 euro.
Persiano
Fra le razze di gatti pregiati c’è l’appena citato persiano. Originario dell’Asia Minore, i primi esemplari arrivano in Europa nel 1626 da Pietro Della Valle. È molto apprezzato in epoca vittoriana: alcuni storici ricordano che la Regina Vittoria ne possedeva rarissimi esemplari di colore blu.
Tra i gatti che rimangono piccoli, viene considerato il felino domestico per antonomasia ed è molto ricercato. Anche per lui il prezzo si aggira attorno ai mille euro.
Blu di Russia
L’origine di questo felino dal nome davvero affascinante sembra essere avvolta nel mistero. I primi avvistamenti lo collocano nel nord-ovest della Russia, com’è facilmente intuibile.
Ha il manto blu con numerose sfumature di grigio. Secondo alcuni l’espressione della sua bocca ricorda il sorriso della Gioconda. È un felino affettuoso e socievole, il prezzo a esemplare parte dai mille euro circa.
Maine coon
Il maine coon proviene dal Nord America ed è tra le più antiche razze naturali, tanto da essere considerato generalmente come nativo dello stato del Maine, di cui è il gatto ufficiale.
Il suo nome deriva dallo stato della Nuova Inghilterra in cui veniva avvistato, e da Raccoon (orsetto lavatore in inglese), per via della sua coda molto simile a quella di un procione. Il prezzo va dai 700 ai mille euro a esemplare.
Siamese
Il siamese sbarcò in Europa per la prima volta nel 1871 al Cat Show inglese. Nel 1880 il re del Siam regalò due coppie di siamesi a Owen Gould, console inglese a Bangkok, che ne fece mostra a Londra.
Originario della Thailandia, il gatto siamese rientra nella categoria dei gatti aristocratici. È l’ideale per chi soffre di allergia: produce una quantità minima di proteina Fel D1 e perde poco pelo. Il suo prezzo oscilla tra i 200 e i 700 euro.
Manx
Il gatto dell’Isola di Man, conosciuto anche come manx o kayt manninagh, è caratterizzato da una naturale mutazione della colonna vertebrale. Infatti può capitare che abbia la coda dalle dimensioni ridotte rispetto a quelle standard (in alcuni casi, non è addirittura presente).
Altra caratteristica tipica è la struttura delle zampe: quelle posteriori sono più lunghe di quelle anteriori. Generalmente è venduto a 300 euro, mentre la variante molto rara con il manto bianco è valutata attorno ai tremila euro.
Sphynx
Fin dall’antichità gatti quasi privi di pelo sono apparsi in varie parti del mondo come mutazione spontanea. Questa razza, però, nasce attorno agli anni Settanta in Canada.
Ha la pelle molto delicata e non riesce a ripararsi adeguatamente dal freddo, per questo ama vivere in appartamenti caldi e accoglienti. Il suo valore economico può arrivare fino a 1800 euro.