Gattino maschio o femmina? Ecco le differenze
Come scegliamo il sesso del nostro amico a 4 zampe? Vediamo qualche consiglio su come decidere se prendere un gattino maschio o femmina
Vogliamo prendere un amico a 4 zampe ma non sappiamo scegliere il sesso? Su cosa ci basiamo per decidere se adottare un gattino maschio o femmina? Ci sono alcune caratteristiche tipiche di un sesso e dell’altro, ma le differenze sono davvero così tante? Vediamo qualche curiosità.
Caratteristiche: il gattino maschio
Per capire il carattere del gattino maschio, è importante fare una differenza: prendiamo in considerazione la sterilizzazione o no? Il gattino maschio non sterilizzato ha un temperamento molto particolare e soprattutto tende a isolarsi molto spesso, soprattutto nel periodo in cui sente la necessità dell’accoppiamento.
Il ‘calore’ del gattino maschio arriva fra i 7 e i 12 mesi. Sentirà diversi stimoli naturali e all’improvviso cambierà atteggiamento: questo lo porterà ad allontanarsi all’aperto, alla ricerca di una gattina con cui poter soddisfare i suoi bisogni.
Tipico di ogni felino, poi, è il fatto di dover marcare il territorio: soprattutto nel periodo del corteggiamento, il gattino maschio comincerà ad urinare ovunque. Lo farà non soltanto all’esterno per spargere il suo odore e farsi trovare da qualche gattina in calore, ma anche dentro casa. Potremmo spesso ritrovarci, quindi, la pipì del gattino maschio, con odore molto forte, in giro per l’appartamento, sui nostri vestiti o in posti dove generalmente non la farebbe.
Nelle sue gite in luoghi aperti, soprattutto notturne, il gattino maschio, alla ricerca di una partner, potrebbe scontrarsi con altri amici-nemici, ovvero i rivali in amore. Dunque, non ci spaventiamo se dovesse tornare con qualche ferita: il suo istinto da predatore lo può portare a qualche ‘rissa’.
Se sterilizzato invece, la questione sarà del tutto diversa: il gatto tende ad essere molto affettuoso, curioso, vivace, coccolone e sempre pronto a ricevere (e a fare) mille grattini dal suo padroncino, il quale dovrà tenergli compagnia perennemente.
Caratteristiche: la gattina femmina
Anche per la gatta femmina è necessario fare la distinzione: sterilizzarla o no? Vediamo per lei cosa cambia.
La gattina femmina non sterilizzata tende ad andare in calore in un periodo compreso fra i 5 e i 9 mesi: si faccia attenzione a come gestirla in questo momento molto difficile. Inizierà a dare di matto in modo graduale: miagolii continui, urla incredibili, nervosismo e impazienza, richiesta incessante di coccole, ma solo come e quando vuole e pretende lei.
Anche la gattina femmina si muoverà in ogni luogo dove sarebbe possibile trovare un maschietto: questa ricerca diventerà quasi un’ossessione. È bene, dunque, tenerla d’occhio se non vogliamo farla tornare incinta di un’intera cucciolata.
Il suo istinto materno la porterà ad essere molto aggressiva e combattiva, come se dovesse già da subito proteggere i suoi figli: questo è un atteggiamento che avrà anche nei confronti dei suoi padroncini, considerati quasi come dei ‘nemici’ da cui difendere la prole.
La gattina femmina sterilizzata, invece, è completamente diversa: sicuramente è molto più dolce, tranquilla e calma durante tutta la sua vita, essendo più rilassata e meno prepotente. Di indole, rimane sempre un po’ più agitata rispetto al maschio, ma la sterilizzazione potrebbe aiutarla anche a entrare più in confidenza col suo padroncino, senza considerarlo un nemico fin da subito.
La salute. Gattino maschio o femmina: differenze
La sterilizzazione, per quanto costosa, è importante non solo perché agisce sul temperamento del nostro gattino maschio o femmina, ma anche e soprattutto perché evita lo sviluppo di molte malattie che, se non prese in tempo, potrebbero portare a gravi conseguenze.
Nel maschio, la sterilizzazione fa sfuggire il gattino a calcoli renali o ostruzioni alle vie urinarie, aspetti che invece sono molto frequenti negli animali non sterilizzati. Oltre a questo, la pratica evita anche eventuali infezioni che il maschio potrebbe contrarre azzuffandosi in giro con gatti randagi o non troppo curati.
Nella femmina, la sterilizzazione è ancora più importante: diminuisce la possibilità di far sviluppare tumori alle mammelle, spesso letali, o agli organi riproduttivi. Oltre a questo, è importante considerare che spesso la gatta va in calore molto presto: se all’età di appena 5-6 mesi, seguendo l’istinto naturale, dovesse rimanere incinta, come si fa?
Non sarebbe ancora totalmente in grado di prendersi cura, come dovrebbe, dei suoi cuccioli perché fin troppo giovane anche per badare a se stessa. Meglio dunque prevenire queste conseguenze molto spiacevoli.
Conclusioni: è meglio un gattino maschio o femmina?
In conclusione, si può davvero affermare che esiste un gattino migliore di un altro, solo in base al suo sesso? Forse no: entrambi possono darci, ognuno a suo modo, il loro amore e il loro calore, che dipendono anche da altri fattori tipo l’età, la razza, più o meno affettuosa o il passato che hanno vissuto.
Sta anche al padroncino imparare a metterli a loro agio. Sicuramente però, la sterilizzazione di un gattino, maschio o femmina che sia, può aiutare a migliorare le condizioni della loro vita.
Spesso, in generale, le femmine sono considerate più aggressive e meno affettuose: un po’ è vero, ma questo aspetto non dipende solo ed esclusivamente dal sesso, anzi esso è considerato come fattore discriminante fin troppe volte. Ogni gattino è a sé, ogni carattere è a sé, ogni padroncino poi saprà come gestire al meglio il suo amico.
Comunque, ogni gattino potrà darci amore e compagnia, in modo più o meno intenso, anche a seconda di quanto riesce ad ambientarsi nel luogo dove andrà a vivere per tutta la sua vita.
Come scegliere dunque un gattino maschio o femmina? Seguiamo l’istinto e valutiamo in base a quale, secondo noi, potrà diventare un nostro grande amico.