Gatto adulto picchia gattino: cos’è il comportamento dominante e come gestirlo
Un problema che può insorgere specialmente quando in casa arriva un altro cucciolo di gatto. Ecco come educare l'animale residente a essere docile con il suo nuovo compagno di giochi.
Quando accade che un gatto adulto picchia un gattino o comunque si pone con un atteggiamento di minaccia, abbiamo a che fare con un animale dal temperamento dominante.
Cerchiamo di capire che cosa significa e come gestire il nostro gatto se non si comporta bene con gli altri gatti o persone estranee.
Il comportamento dominante nel gatto adulto: come si capisce
Il temperamento dominante del gatto si capisce fin dai primi mesi di vita e non cè bisogno di vedere il proprio gatto adulto che picchia un gattino, per comprendere questa caratteristica.
Quando ci rendiamo conto che il nostro gatto ha un carattere dominante è importnate educarlo prontamente alle regole e al rispetto della convivenza.
L’educazione del gatto è fondamentale, perché quando l’animale tende a voler essere il protagonista della situazione può creare problemi in presenza di altri animali, mici piccoli oppure anche cani, o se in casa vivono bambini.
Questo atteggiamento dominante si manifesta soprattutto nei gatti non sterilizzati, nei maschi non castrati, ma può essere anche causato da alcuni atteggiamenti scorretti del padrone.
Gli atteggiamenti
I gatti domestici possono farci capire il loro naturale temperamento forte e di potere attravero una serie di gesti classici, che dobbiamo imparare a interpretare.
Quando il gatto si strofina contro le gambe delle persone, ciò non è solo un gesto di benvenuto, ma si tratta anche di un modo per testare l’avventore, ne sente l’ odore e lo marchiare con il suo.
Quando il gatto diventa aggressivo
Le aggressioni da parte dei gatti possono essere più o meno gravi.
Se un gatto è dominante e un altro, invece, passivo e timoroso è possibile che il primo si scagli sul più debole, anche con i denti e gli artigli.
In questi casi, l’intervento umano è fondamentale.
Il padrone, deve necessariamente separare gli animali e solo quando questi ultimi non mostrano più aggressività o paura potranno stare insieme.
Come preparare il gatto adulto all’arrivo di un cucciolo in casa
L’introduzione di un nuovo gatto in casa è quasi sempre fonte di stress per i gli animali coinvolti.
In particolare, i gatti residenti possono considerare il nuovo cucciolo arrivato come una minaccia al suo territorio e alle sue risorse.
Allo stesso tempo, il piccolo gattino può trovarsi spaesato e il padrone deve ancora capire le sue capacità di adattamento.
Ecco perché è importante seguire alcuni step in questo momento del cambiamento, per evitare anche episodi di aggressività.
Se il nuovo arrivato è un cucciolo di pochi mesi, dovrete preoccuparvi più che altro del gatto adulto già presente in casa, specialmente se ha un temperamento dominante.
Prima di tutto va prepara una stanza dove il cucciolo dovrà stare i primi giorni, assolutamente diviso dall’altro gatto.
I gatti devono stare separati per dare del tempo al gattino nuovo di ambientarsi nella stanza e di conoscere i componenti umani della famiglia.
Lasciate poi invariate tutte le abitudini del gatto adulto, per cui senza cambiare posizione a ciotole, lettiere, cucce e cercare di non fargli mancare attenzioni dopo l’arrivo del gattino.
Come far avvicinare i due gatti
La conoscenza tra i due gatti deve essere prima uno scambio di odori, facendo annusare degli oggetti al cucciolo, su cui il gatto adulto si è strusciato e viceversa.
Quando si fa lo scambio di odori però, si deve evitare di dare al più piccolo il cuscino o i pupazzi preferiti dall’analimale residente.
Utilizza, invece, giocattoli o altri oggetti sui quali quest’ultimo si è solo strusciato.
Se i gatti appaiono nervosi, allora il padrone deve tranquillizzare la situazione con la voce e giocare con loro.
Se dovesse verificarsi un conflitto tra i gatti, quest’ultimo va subito interrotto facendo un rumore e mettendosi in mezzo ai due, allontanando il più piccolo.