Comportamento gatto adulto adottato: cosa sapere
Il comportamento del gatto adulto adottato è definito e molto più difficile da cambiare. Ecco cosa aspettarsi se si decide di accoglierne uno in casa
Un felino raggiunge l’età adulta quando compie un anno, questo però non significa che smetta di crescere e il comportamento del gatto adulto adottato non ne risente: dopo i primi nove/dodici mesi Miao continua a crescere, soltanto più lentamente.
Il tempo necessario perché Miao si possa considerare maturo dipende anche dalla razza di appartenenza. Alcune di grandi dimensioni, come il maine coon, possono richiedere anche dai due ai quattro anni.
Perché accoglierlo in casa nostra?
Il comportamento del gatto adulto adottato è ormai definito: il carattere e la personalità sono quelli, anche figli di esperienze più o meno traumatiche. Se decidiamo di accoglierlo in casa, quindi, è difficile avere sorprese in ‘corso d’opera’.
Teniamo a mente che un felino con un proprio vissuto e già sviluppato ha bisogno di un po’ più di tempo per adattarsi al nuovo ambiente, e allo stile di vita decisamente differente.
Pro e contro
Se Miao è adulto, è già educato (si spera): ha infatti superato la fase di socializzazione. E questo può essere un vantaggio. Non dovremo fare in modo che si abitui alla lettiera (anche se nella maggior parte dei casi questo processo avviene comunque spontaneamente) e che impari un gioco sano ed equilibrato.
Il comportamento del gatto adulto è molto diverso da quello dei cuccioli. I felini appena nati sono molto più curiosi e tendono a esplorare di più rispetto a un gatto con un background, e magari qualche ferita pregressa (non solo fisica): hanno quindi bisogno di una supervisione maggiore da parte nostra.
Se il nostro Miao viene adottato già adulto, dopo i primi giorni di adattamento, generalmente è più affidabile. Tende a essere molto più indipendente e può essere lasciato a casa da solo per qualche ora durante la giornata. L’importante è che l’ambiente soddisfi sempre tutti i suoi bisogni naturali, e che ci sia un’interazione con l’uomo regolare e appagante.
I segnali di stress
Il comportamento del gatto adulto adottato, se sotto stress, può subire un cambiamento che dobbiamo essere in grado di interpretare. Attenzione a:
- Inappetenza;
- Scarsa voglia di mantenere la propria igiene (grooming);
- Tendenza a nascondersi;
- Paura e/o aggressività.
Se il nostro Miao proviene da un rifugio, è probabile che la nostra non sia la sua prima casa e che abbia delle esperienze negative legate all’adozione. Anche se gli assicuriamo un ambiente confortevole, alcuni sintomi di stress spesso sono inevitabili. Dovremo dimostrargli che di noi si può fidare, e con il tempo guarirà. Se così non dovesse essere chiediamo il supporto di un etologo esperto.
L’ambiente, quanto incide?
Il comportamento del gatto adulto adottato può dipendere molto anche dall’ambiente in cui si ritrova a vivere. Gli spazi cambiano; i rumori e gli odori sono ancora nuovi e da decodificare.
Diamogli la possibilità di avere una serie di nascondigli dove sentirsi al sicuro (sia a terra che in alto), e non disturbiamolo mai quando ne usufruisce. Una scatola di cartone adeguatamente forata, con una coperta al suo interno, è un ottimo esempio.
Tiragraffi e lettiera
Forniamogli un tiragraffi su cui trasferiamo il suo odore attraverso un asciugamano con il quale lo abbiamo precedentemente accarezzato: questo trucco aumenterà le probabilità di utilizzo. Lasciamo che si adatti alle nuove stanze e alla nostra presenza.
Il comportamento del gatto adulto adottato dipende anche dal fatto che abbia o meno giochi attraverso i quali incanalare la propria energia. Facciamo in modo, oltretutto, che abbia una lettiera sempre pulita (e almeno inizialmente scoperta) e lontana dalle ciotole con cibo e acqua. Il luogo dove fare i bisogni è fondamentale per un felino.
Alcuni consigli utili
I felini sono territoriali ed entrare in una nuova casa li fa sentire davvero a disagio. Il comportamento del gatto adulto adottato dipende anche da questo fattore. Ecco come possiamo fare sentire Miao a proprio agio:
- Portiamo con noi un oggetto che aveva con sé nella casa precedente o in gattile;
- Dedichiamogli un’intera stanza e teniamolo lì per alcuni giorni;
- Lasciamogli disponibili cibo, acqua, tiragraffi e giochi;
- Facciamo in modo che abbia accesso ad alcuni oggetti con il nostro odore;
- Passiamo del tempo con lui, nella sua comfort zone, e cerchiamo di interagire secondo i suoi ritmi (con gioco, pappa e coccole);
- Non forziamolo mai a fare qualcosa di cui non ha voglia o che lo mette a disagio.
All’inizio potrebbe non mangiare molto, o addirittura digiunare. Forniamogli lo stesso cibo che aveva al rifugio: anche questo è un elemento che gli può dare tranquillità, farlo sentire in famiglia. Se la fase di inappetenza si dovesse prolungare, chiediamo consiglio al veterinario.
Man mano che passano i giorni, lasciamogli via libera in una zona sempre più ampia della casa; e aumentiamo il tempo di interazione: si farà un giro completo quando noi non rappresenteremo più una minaccia. Eventuali altri membri della famiglia vanno introdotti gradualmente.