Gattino può riposare in pace grazie alla giustizia
Questo gattino dolcissimo finalmente potrà riposare in pace, la giustizia ha fatto il suo corso
Oggi vi racconterò la storia della giustizia, una giustizia che finalmente fa il suo corso e viene riconosciuta la libertà alla vita dei nostri amici pelosetti. E ora vi spiegherò subito il perché. Infatti, la storia che sto per raccontarvi oggi parla proprio di un dolcissimo gattino che finalmente può riposare in pace grazie alle mani della giustizia. Questa non è una storia di poco conto, proprio perché sta crescendo la voglia sia delle persone, ma soprattutto delle autorità, di far vivere i nostri pelosetti al sicuro.
E di riconoscere i loro sentimenti e il loro affetto che mai si riconosce fin ora. Questa storia ci fa capire che nel mondo si stanno muovendo le coscienze per la salvaguardia dei nostri amici a quattro zampe. Che molto spesso subiscono ingiustizie, e spesso dalle loro stesse famiglie, che dovevano prendersi cura di loro.
Tante volte abbiamo sentito parla di piccoli pelosetti che venivano torturati, maltrattati, e addirittura uccisi da qualcuno che non ha cuore. E stavolta diciamo basta a questa ingiustizie, facciamo valere la voce di chi purtroppo non può farsi ascoltare. E quindi siamo qui a raccontarvi, finalmente, di un gatto che ha ricevuto giustizia.
Vi parlerò oggi di questo gattino che può riposare in pace grazie alla giustizia, e in particolare a queste persone che lo hanno aiutato quando lui non poteva. Tutto parte a Severodvinsk, in Russia. Dove viveva questo dolcissimo gattone arancione che potete vedere in foto.
Il piccolo pelosetto viveva in un appartamento con la sua famiglia che lo maltrattava moltissimo. Tanto che un giorno, non riesce a superare l’ennesimo maltrattamento e non ce la fa. I vicini scioccati dall’accaduto immediatamente chiamano le forze dell’ordine.
Ai due signori in questione, che sarebbero dovuti essere la famiglia del piccolo pelosetto, ma che invece o hanno portato alla morte, non rimane che prendersi un buona avvocato. Ma neanche l’avvocato riesce a difenderli di fronte all’evidenza. In conclusione, la mozione si risolve con la condanna penale dei due a 3 anni e 2 mesi di reclusione. Giustizia è fatta!
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