Otitis, il gatto senza orecchie che ha salvato la sua proprietaria
Oggi vogliamo raccontarvi la particolare storia di Otitis, il gatto che nessuno voleva adottare.
Otitis, infatti, non è un gatto come gli altri. A causa di una brutta ciste, infatti, ha perso entrambe le orecchie e, di conseguenza, anche l’udito.
Il protagonista di questa storia è dunque un felino con un aspetto diverso, a causa della sua particolare disabilità. E, come spesso vi raccontiamo, questo gli ha causato enormi problemi.
Problemi che non derivavano dalla sua sordità, ma principalmente dal fatto che nessuno sembrava essere interessato a lui.
Il suo aspetto così diverso, infatti, non gli ha permesso di ricevere nessuna richiesta di adozione. Giorno dopo giorno, Otitis vedeva i visitatori del rifugio passare oltre la sua gabbia, senza quasi neanche degnarlo di uno sguardo.
E, quando quello sguardo c’era, era uno sguardo di compassione. Nessuno, dunque, voleva questo particolare felino.
Ma per fortuna il suo destino è cambiato grazie a Molly Lichetenwalner. Molly è una ragazza che, in seguito ad un brutto incidente stradale, ha iniziato a fare i conti con l’ansia e gli attacchi di panico.
È stato il suo terapista a consigliarle di adottare un animale da compagnia. Da sempre amante dei gatti, Molly si è decisa così a prendere un amico a quattro zampe.
Sappiamo benissimo quanto i nostri animali domestici siano in grado di farci stare meglio. E Molly lo sa bene.
Durante la ricerca del suo futuro amico a quattro zampe, Molly si è imbattuta nella foto di Otitis. Quel gattone bianco senza orecchie ha fatto fin da subito breccia nel suo cuore.
Nel giro di pochissimo tempo, Molly ha fatto richiesta di adozione per quel felino di 9 anni che ormai aveva perso le speranze di trovare una famiglia.
E invece oggi Otitis è felice. Non solo ha trovato una persona in grado di prendersi cura di lui, ma riesce anche a contraccambiare tutto questo amore.
Da quando c’è lui, infatti, Molly sta decisamente meglio. Gli attacchi di panico sono decisamente diminuiti e, nei rari casi in cui ancora ci sono, è grazie al suo gatto che riesce a calmarsi. Una storia molto simile a quella di Poodle, la gattina strabica che nessuno voleva adottare.