Il gatto è ferito: cosa possono significare tutti i suoi graffi
Quando abbiamo a che fare con un gatto ferito, la prima cosa da fare è esaminare le sue lesioni per comprenderne l'origine. Ecco cosa sapere.
Chi ha preso con sé un gatto dovrebbe avere come massima priorità il suo benessere fisico e mentale. Purtroppo però, anche con le nostre migliori intenzioni e pur cercando di garantirgli la migliore vita possibile, non sempre possiamo evitargli dei problemi di salute. Quello che possiamo fare è intervenire in modo tempestivo una volta che ci rendiamo conto che c’è effettivamente un problema.
Per fare ciò è opportuno osservare il comportamento di Miao e soprattutto esaminare regolarmente il suo aspetto, alla ricerca di eventuali lesioni sulla pelle. Ma se ne troviamo qualcuna, quale sarà la loro origine? E quando è il caso di preoccuparsi? Possono essere diversi i fattori che hanno portato il vostro gatto ferito a farsi male, e ne parleremo proprio in questo articolo.
Segni di lotta: morsi e altre lesioni
La causa più comune di ferite sul corpo di un gatto è probabilmente il combattimento con altri gatti. I gatti sono animali che molto spesso amano stare all’aria aperta, correre, inseguire piccoli animali ed esplorare a fondo l’ambiente in cui si trovano. Sono anche animali molto territoriali: il che significa che, se si ritrovano a competere con dei loro simili per uno stesso territorio, non esiteranno a difenderlo in modo violento. Ciò vale soprattutto per i gatti maschi non sterilizzati, che possono anche contendersi le attenzioni di una femmina in calore. Va detto però che qualsiasi gatto può riportare morsi, graffi o tagli dovuti a una lotta con un altro gatto, anche quando si tratta semplicemente di un momento di gioco un po’ più aggressivo del solito.
Nella maggior parte dei casi si ha fortunatamente a che fare con ferite superficiali, che si cicatrizzano e guariscono in breve tempo. Se ne trovate qualcuna sul vostro micio, esaminatela ed eventualmente disinfettatela con un prodotto specifico per gatti. Se vi rendete conto che la ferita potrebbe essere profonda vi conviene invece portare Miao dal veterinario: eviterete così il rischio che si sviluppi un’infezione o un ascesso, se la ferita non guarisce correttamente.
Proprio perché i gatti sono degli esploratori provetti e a volte si spingono anche lontano da casa, non deve stupire che alcune delle lesioni che mostrano siano dovute a degli incidenti di percorso: urti con staccionate o altri ostacoli, scontri con animali più grandi o anche con delle auto. Se pensate che il micio sia stato investito da una macchina, portatelo dal veterinario anche se non notate graffi o tagli: potrebbe avere delle lesioni interne di cui non potrete accorgervi in tempo, se non con una visita medica.
Malattie e infezioni della pelle
Vi sono delle malattie cutanee che possono sviluppare delle lesioni sulla pelle paragonabili a ferite. Di solito è raro che lo facciano direttamente: molto più frequente che il gatto, avvertendo un forte prurito, si gratti o si morda l’area interessata – già particolarmente sensibile – per trovare un po’ di sollievo. Questa reazione provoca però non solo la perdita di pelo in quel punto ma anche tagli, escoriazioni, croste o persino ulcerazioni della pelle.
Il cosiddetto complesso del granuloma eosinofilico consiste in una serie di reazioni cutanee (ulcere, placche e appunto granulomi) dovute a vari fattori, come sensibilità o allergie ad alcuni alimenti o alla puntura di determinati insetti. Vi è poi la dermatite miliare, che produce sul gatto un fastidiosissimo prurito con conseguente bisogno irresistibile di grattarsi e ferirsi.
Infestazioni da parassiti
Un’altra serie di problemi che possono affliggere il nostro gatto ferito è poi causata da una grande varietà di parassiti, che possono provocare lesioni superficiali che si aggravano nel tempo. Tra i più comuni abbiamo:
- Zecche: hanno occasione di attaccare principalmente i gatti allo stato selvatico, o che comunque si avventurano spesso fuori di casa. I morsi delle zecche causano dei piccoli rigonfiamenti, soprattutto in prossimità delle orecchie, del collo o della punta delle zampe. È il caso comunque di richiedere il consulto di un veterinario per una diagnosi accurata.
- Pulci: questi minuscoli insetti succhiano il sangue dei malcapitati felini provocando un fastidiosissimo prurito; come detto poc’anzi, la reazione più prevedibile di Miao a questo punto è la tendenza a grattarsi con forza, peggiorando la situazione. In genere le pulci si annidano lungo la schiena dell’animale, soprattutto nella zona lombo-sacrale.
- Acari: anch’essi provocano forte prurito e si annidano soprattutto sulla testa del gatto, per poi passare ad altre zone del corpo. Sono anche responsabili per lo sviluppo della rogna.
Segni di allergia
Esiste una serie di alimenti e sostanze che possono risultare tossici per qualunque gatto, provocando irritazioni cutanee di vario tipo. Vi sono poi alcuni esemplari che mostrano una particolare ipersensibilità a determinate sostanze, che per altri risultano innocue. Alcuni gatti, ad esempio, sono più sensibili di altri alla puntura di una zanzara o al morso di una pulce, per cui anche un singolo attacco di questi parassiti provoca una reazione spropositata. È principalmente per questa ragione che si consiglia l’impiego di antiparassitari per il proprio micio.
Tumori alla pelle
Anche alcuni tumori possono a lungo andare provocare delle lesioni cutanee. L’esempio più lampante è quello del carcinoma squamocellulare felino, che è causato da una eccessiva esposizione alle radiazioni solari. Esso colpisce principalmente il naso, le orecchie e e le palpebre del gatto e si manifesta con lesioni crostose di tipo nerastro. Le condizioni possono peggiorare ulteriormente se non si procede con un trattamento adeguato: una diagnosi tempestiva migliorerà le sue aspettative di vita. Parallelamente al trattamento sarà poi necessario tenere il micio lontano dal sole.
Lesioni dovute a infezioni
Le infezioni cutanee che colpiscono un gatto provocando ferite alle pelle possono essere di origine batterica o fungina. Ecco le più diffuse:
- Acne felina: facilmente individuabile dalla presenza di punti neri sotto il mento, provocati dall’ostruzione dei follicoli piliferi. Essa può degenerare in vere e proprie piaghe se il gatto comincia a grattarsi nella zona interessata.
- Tigna del gatto: simile alla dermatite miliare o al granuloma eosinofilico, è però causata da un fungo che attacca pelle, peli e unghie dell’animale. È estremamente contagiosa e diffusa tra gatti giovani e a pelo lungo, soprattutto se malati o denutriti; può essere trasmessa anche all’uomo.