A chi si lega davvero il gatto, quando entra in famiglia?
Non è vero che il gatto non si lega o affeziona a nessuno e alcuni segnali ce lo dimostrano ampiamente!
Ci sono gatti molto affettuosi che non perdono occasione per rubare qualche coccola, altri che preferiscono stare da soli. Eppure Micio ha sempre un suo “preferito” in famiglia. Ma a chi si lega davvero un gatto?
Argomento sul quale dibattono in molti, a dirla tutta soprattutto chi non conosce bene il mondo dei gatti e si lascia trascinare dai soliti luoghi comuni. Come chi dice che un gatto ami soltanto chi gli mette la pappa nella ciotola.
Tra verità e leggenda, cerchiamo di capire a chi si lega il gatto per davvero, quando vive in famiglia. Ci sono alcuni segni inequivocabili con cui ti esprime tutto il suo amore!
Questione di fiducia
A chi si lega un gatto? Naturalmente all’umano che gli ispira più fiducia in assoluto. Questa parolina magica è importantissima ed è alla base di qualsiasi rapporto, non solo con i nostri quattro zampe ma anche tra noi umani!
Per quanto un Micio sia indipendente e adori trascorrere del tempo da solo, quando vive in famiglia si adegua a ritmi e abitudini ben precise. Cosa che gli va più che bene ma che poggia le basi sul legame che riesce a instaurare con le persone con cui convive. E tra tutte queste ne sceglie una in particolare, non semplicemente quella che gli riempie la ciotola ma il bipede che per lui rappresenta un punto di riferimento, sotto ogni aspetto.
C’entra anche il cibo, ma non solo
Dire che un gatto si lega soltanto a chi gli dà cibo sarebbe riduttivo. Il legame tra uomo e felino è molto più profondo e non si limita di certo alle crocchette nella ciotola. Tuttavia non possiamo del tutto escludere questo elemento, analizzandolo in modo più ampio.
I felini domestici hanno imparato nel tempo a convivere con le persone, a comprenderle e in qualche modo “tollerare” la loro presenza. Non vuol dire che i gatti siano supponenti nei nostri confronti, per carità. Ma è pur vero che in natura questa convivenza non sarebbe “prevista” né così scontata.
Un gatto che arriva in una casa, circondato da persone che non conosce e in un ambiente a lui completamente estraneo all’inizio è spaesato e anche un po’ confuso. E in questo stato d’animo un po’ turbato guarda con occhi diversi la persona che gli dà quel senso di protezione di cui ha bisogno per sentirsi al sicuro. Perciò sì, anche il fatto che quell’umano si occupi del suo nutrimento è qualcosa che infonde in lui un’immensa fiducia.
Dipende soprattutto da noi
Un gatto non si lega mai a chi lo tratta in modo poco rispettoso o a chi non comprende la sua natura, assumendo dei comportamenti sbagliati che lo possono mettere a disagio. Ecco perché la fiducia è alla base di tutto ed ecco perché Micio si fida soltanto di chi lo capisce fino in fondo, senza forzarlo né spaventarlo.
Facciamo un esempio molto semplice. I gatti odiano i rumori troppo forti e i gesti ampi e di scatto, come ben sa chi li conosce da vicino. Perciò è inevitabile che Micio non sia particolarmente attratto da persone che si agitano continuamente o che alzano la voce contro di lui, con la diretta conseguenza che queste non saranno mai e poi mai le sue “preferite”.
Il gatto si lega maggiormente a chi gli trasmette serenità e sicurezza, a prescindere dal fatto che gli metta la pappa nella ciotola. Deve essere qualcuno dall’atteggiamento calmo e amorevole, una persona che si comporti nel pieno rispetto della sua natura e delle sue esigenze, evitando tutti quei comportamenti che potrebbero metterlo in soggezione. È il motivo per cui, ad esempio, a volte il gatto non vuole più giocare con qualcuno: probabilmente quella persona sta sbagliando tutto e gioca in modo troppo irruente!
L’empatia del gatto
Anche se molti si ostinano a considerarlo un animale supponente, indipendente e che vuole sempre stare per i fatti propri, qualunque gattaro vi potrà confermare che il gatto si affeziona alle persone, sceglie il suo umano del cuore e con lui instaura un rapporto speciale.
Come abbiamo visto il gatto si lega a chi lo tratta con rispetto, a persone dall’animo buono e che si comportano sempre bene con lui. Altrimenti graffi e morsi sono inevitabili! Però tutto questo non si limita soltanto a una questione puramente sensoriale, anche se è vero che i piccoli felini domestici fanno molto affidamento alla vista, all’udito e soprattutto all’olfatto. C’entra anche la loro proverbiale empatia.
I gatti sanno quando siamo tristi o felici, percepiscono i nostri stati d’animo e le nostre emozioni più profonde e lo fanno con una naturalezza davvero sconvolgente. Perciò potremmo dire che un gatto si lega anche alla persona con cui entra più in sintonia da un punto di vista emotivo, quella con cui “empatizza” maggiormente e con la quale condivide sensazioni più che positive.
Segnali inequivocabili
Anche se a volte il comportamento dei gatti appare un tantino “strano”, almeno dal nostro punto di vista puramente umano, ci sono dei segnali ben precisi che ci fanno capire quali sono le loro persone preferite, quelle a cui sono legate in modo speciale rispetto a tutte le altre. Basta guardare la postura di un gatto non appena entra in casa il suo umano del cuore: tiene la coda dritta e perpendicolare al pavimento, lo guarda dolcemente socchiudendo gli occhi e naturalmente si lascia andare a lunghe sessioni di fusa e coccole!
Anche il miagolio è particolarmente indicativo, perché Micio non lo riserva mica a tutti! Spesso i gatti miagolano di gioia quando vedono il proprio umano d’elezione, lo seguono ovunque da una stanza all’altra e cercano il contatto fisico vero e proprio con lui. Micio riesce a farci capire alla perfezione quando si trova a proprio agio con noi o se, al contrario, abbiamo fatto qualcosa che lo ha infastidito o messo a disagio.
E no, non è soltanto una questione di pappa buona. I gatti sono capaci di grandi dimostrazioni d’affetto e, anche quelli meno avvezzi alle coccole, sanno comunicarci se sono felici di vederci e stare con noi!