Perché il mio gatto mangia tutto quello che trova in giro?
Normalmente siamo abituati a considerare i gatti come dei gran golosoni. E in generale è vero: questi nostri splendidi amici vorrebbero mangiare a sazietà e anche oltre, se ne hanno la possibilità. Ed è anche per questo che bisogna tenere d’occhio la loro alimentazione, facendo attenzione alla quantità e alla qualità del cibo che diamo loro.
Il fatto che un gatto ami molto mangiare non vuol dire però che gli stia bene qualunque cosa: tutt’altro! I suoi gusti sanno essere molto particolari… anche troppo, secondo alcune persone. Cosa vuol dire allora se un gatto mangia tutto quello che trova per casa? Ne parleremo a fondo in questo articolo, provando a spiegare per voi questo insolito comportamento.
Le abitudini alimentari dei gatti e dei gattini
Chi ha un gattino o si prende cura di un gatto adulto sin da quando era cucciolo lo sa già: questi animali hanno un palato molto fine; e può essere davvero difficile venire incontro ai loro gusti senza allontanarsi troppo dalla dieta che dovrebbero seguire. Ma come funziona esattamente tutto ciò?
Quando un gattino è appena nato e fino a che lo svezzamento non sarà completo, la scelta per lui sarà pressoché nulla: si parte dal colostro della mamma, che continuerà ad allattarlo finché non sarà abbastanza grande da cominciare a provare la prima pappa. In questa fase la cosa più importante è infatti farlo crescere sano e robusto, e niente può sostituire le preziose sostanze nutritive contenute nel latte materno.
Quando il cucciolo sarà pronto, inizierà un lungo e delicato percorso nella sua crescita: l’obiettivo non sarà solo quello di abituarlo gradualmente a mangiare il cibo solido, ma anche quello di variare il più possibile le tipologie di alimenti. Quando un gatto è ancora piccolo, infatti, i suoi gusti sono ancora in via di sviluppo. Probabilmente sappiamo già che la versatilità non sarà probabilmente il suo forte (almeno in campo alimentare); ma dargli accesso a tipi di cibo quanto più variegati gli permetterà di accettare più volentieri eventuali cambiamenti in futuro. Si tratta di una fase piuttosto breve, oltre la quale i gusti e le abitudini alimentari del gatto si consolideranno in modo definitivo, come del resto molti altri aspetti della sua personalità; vi conviene quindi sfruttarla al meglio.
Quando preoccuparsi: i segnali sospetti
Ci sono molti comportamenti strani o addirittura assurdi ai quali assistiamo nel corso della nostra convivenza con un gatto: alcuni ci destano qualche perplessità, se non preoccupazione; altri invece, del tutto innocui, si limitano a strapparci un sorriso o anche qualche risata. Ma come fare a distinguere gli uni dagli altri, senza rischiare di ridere di qualcosa che dovremmo invece prendere molto sul serio?
Purtroppo è necessario distinguere caso per caso, imparare a leggere il linguaggio del corpo del nostro amico peloso e documentarci il più possibile. Possiamo però dirvi questo: se un gatto mangia tutto quello che trova davanti a sé, in casa o fuori casa, non c’è decisamente da scherzarci su. Si tratta di un comportamento altamente anomalo che può provocare problemi di salute anche gravi se non vi poniamo fine al più presto.
Pensateci un attimo: abbiamo appena detto che i gatti sono di solito molto selettivi quando si tratta di cibo. Perché allora dovrebbero addentare tutto quello che capita loro a tiro? È un chiaro sintomo di malessere fisico e/o mentale, e la situazione può solo peggiorare. Non facendo distinzioni tra le superfici su cui si avventa, il povero Miao potrebbe finire col mangiare sostanze tossiche, oggetti sporchi, feci, terra, persino la propria lettiera; e proprio così potrebbe contrarre infezioni e infiammazioni dell’apparato digerente e urinario; alcuni oggetti che ingerisce potrebbero provocargli soffocamento o perforazioni dell’intestino.
Non sempre ci accorgiamo che il gatto si sta comportando così: a volte lo fa di nascosto, o semplicemente quando non ci siamo. Possiamo però rendercene conto se Miao vomita spesso, è costipato, soffre di diarrea o perdite di peso; controllando la sua lettiera potremmo trovare tracce di sangue e, ovviamente, oggetti che non avrebbe dovuto ingerire.
Le possibili ragioni
Veniamo ora alle ragioni per le quali un gatto mangia tutto quello che trova, senza limitarsi al suo solito cibo. La prima, e probabilmente la più comune, è lo stress: se Micio soffre di ansia che non sa come sfogare, o se si annoia perché la sua mente non viene stimolata a sufficienza, potrebbe diventare stressato. Un accumulo di stress potrebbe portarlo a una serie di cambiamenti nel comportamento, che includono variazioni nelle abitudini alimentari.
Il bisogno di attenzioni può anch’esso portare il micio a mangiare un po’ di tutto. Non bisogna sottovalutare la natura estremamente socievole di questi animali, che fin troppo spesso vengono considerati del tutto indipendenti o persino asociali: la verità è che loro hanno tanto bisogno di noi e della nostra compagnia. Se ultimamente avete trascurato il vostro amico a quattro zampe, lui potrebbe stare cercando di farvelo capire con dei comportamenti anomali come questo.
Vi sono poi problemi di salute che i gatti cercano di risolvere da sé, rischiando purtroppo di peggiorare la situazione. Molti studiosi, esaminando il comportamento di alcuni gatti selvatici, hanno riscontrato che a volte essi si nutrono di terra ed erba per liberarsi da delle infestazioni di parassiti dell’intestino. Inutile dire che non si tratta di un metodo molto efficace; e anche solo per questo vi conviene portare il vostro gatto dal veterinario per una visita approfondita.
La pica e i rischi che comporta
Oltre a queste cause mediamente comuni, ve n’è una che consideriamo particolarmente pericolosa e che merita quindi di essere analizzata a parte. La pica, detta anche picacismo o allotriofagia, è un disturbo alimentare che costringe un animale a ingerire volontariamente del materiale non propriamente commestibile; non colpisce solo il gatto ma anche l’uomo.
Tra gli scienziati non è ancora stato raggiunto un consenso riguardo alle cause principali dello sviluppo di questa malattia. Tra esse vi sono:
- L’ambiente in cui l’animale è cresciuto e vive, con particolare enfasi data alla quantità di stimoli sensoriali e attività ricreative fornite;
- Deficit nutrizionali, e in particolare carenza di ferro;
- Cause genetiche: alcune razze di gatti (come il Siamese) tendono a sviluppare questo comportamento più di altre.
Non è difficile capire a questo punto quanto sia importante portare Miao dal veterinario per arrestare questo fenomeno al più presto. Il medico eseguirà delle analisi accurate per escludere innanzitutto la presenza di patologie. Successivamente bisognerà concentrarsi sulla sua dieta, che dovrà essere bilanciata e studiata appositamente per i suoi specifici bisogni nutrizionali. Evitate il fai-da-te in questa situazione ed affidatevi a un esperto; e anche se decidete di optare per il cibo fatto in casa, avvisate il veterinario e accertatevi di soddisfare il suo fabbisogno in modo preciso.
Sarà importante anche garantirgli uno stile di vita sano, ricco di stimoli e attività atte a tenere in esercizio il suo corpo e la sua mente; un ruolo centrale avrà anche la socializzazione, sia con voi che con altri membri della famiglia. Consolidate il vostro rapporto passando del tempo con lui, magari con dei giochi interattivi che lo divertano e lo distraggano. Soprattutto nei primi tempi sarà difficile aiutarlo a debellare questa brutta abitudine; ed è per questo che l’igiene della casa dovrà essere curata il più possibile.