Perché la mia gatta ha avuto solo un gattino?
La vostra gatta incinta ha avuto solo un gattino? In questo articolo proviamo a spiegare perché e cosa può significare.
Scoprire che la propria gatta è incinta e avrà presto degli splendidi cuccioli può rivelarsi una delle notizie più belle in assoluto per noi gattari. E dal momento in cui lo si viene a sapere inizia anche per noi un periodo di preparazione al lieto evento: ci premureremo di aiutarla in tutto e per tutto e renderle questa esperienza più confortevole possibile.
Possiamo provare a prepararci – e a prepararla – in tantissimi modi, ma quando il momento del parto arriva possono sempre esserci delle sorprese. Una di queste, ad esempio, è scoprire che la gatta ha avuto solo un gattino. Si tratterà allora di una sorpresa bella o brutta? È una cosa normale o c’è da preoccuparsi? Esistono dei rischi per la salute della mamma o del piccolo? E come possiamo salvaguardarla?
Gatte, gravidanza, cucciolate: cosa sapere
Se una gatta ha avuto solo un gattino, è normale trovare una situazione di questo tipo un po’ strana, se non addirittura preoccupante: essa contraddice direttamente una delle informazioni più note su questi animali, e cioè che le loro cucciolate tendono ad essere piuttosto numerose. Siamo sicuri che, da bravi padroni, vi sarete già documentati a fondo sul delicato percorso che la vostra beniamina a quattro zampe ha appena compiuto. Allo stesso tempo, però, è il caso di riassumere per linee generali cosa bisogna sapere sulla gestazione nei gatti.
Ogni gatta, raggiunta la maturità sessuale, può restare incinta se non viene sterilizzata e si accoppia con un maschio durante l’estro. La gestazione è quel periodo di tempo che va dal concepimento di uno o più cuccioli al momento della loro nascita. Questo lasso di tempo dura circa 65 giorni, o più in generale varia dai 60 ai 75 giorni, durante i quali la gatta presenta, com’è facile intuire, una serie di cambiamenti sia fisici che comportamentali. È proprio in base a questi cambiamenti che è possibile riconoscere diverse fasi della gestazione.
La nausea è un chiaro segno che è iniziata la prima vera fase della gestazione, quasi immediatamente successiva al concepimento e della durata di un paio di settimane. In seguito, e soprattutto dopo il primo mese, si assisterà a un aumento di peso con un evidente rigonfiamento della pancia: i cuccioli si stanno sviluppando e risultano già visibili se si sottopone la gatta a un’ecografia. A ridosso del parto anche i capezzoli della futura mamma cominceranno a ingrossarsi e assumere un colore più roseo. È nel corso di quest’ultima fase che potete già predisporre per la vostra gatta un luogo appartato, pulito e confortevole nel quale possa dare alla luce i suoi piccoli.
Quanto è normale avere un solo cucciolo?
Come potrete immaginare, una gatta incinta ha bisogno di cure e attenzioni superiori rispetto alla norma: l’igiene del corpo, la pulizia della casa, l’alimentazione da farle seguire e anche il tempo da dedicarle sono aspetti che dovrete curare in modo particolare durante la gestazione. Questo potrebbe indurvi a credere che anche una volta iniziato il parto la gatta abbia bisogno del vostro aiuto, ma non è così. I gatti sono animali indipendenti, anche in un momento come questo: tutto quello che dovete fare è starle accanto, pronti a intervenire se dovesse avere bisogno di voi.
Il numero dei gattini che possono nascere da una stessa cucciolata varia in media da 3 a 5, ma questo numero può salire fino a 10 come scendere fino a 1. Non c’è quindi nulla di strano se la vostra gatta ha avuto solo un gattino! Potrebbe sembrarvi un’eccezione alla regola, o un chiaro segno che qualcosa non sia andato per il verso giusto, ma non è necessariamente così. Sono infatti numerosi i fattori che influenzano la gestazione e – conseguentemente – il numero di cuccioli partoriti.
L’età e lo stato di salute della gatta sono probabilmente i più determinanti: più essa è anziana e più piccola tenderà a essere la sua cucciolata, soprattutto se si tratta della sua prima gravidanza. Può anche intervenire la genetica: le cucciolate di gattini sono più numerose in alcune razze (come il Siamese) e meno in altre. A volte, nel corso della gestazione, uno o più gattini non si sviluppano del tutto e vengono riassorbiti nel corpo della madre. Alcune gatte possono persino uccidere dei cuccioli dopo il parto se si accorgono che sono particolarmente deboli o malati e non sopravvivrebbero a lungo: una buona ragione per assistere voi stessi al parto.
Possibili rischi e cosa fare a riguardo
È dunque possibile che una gatta abbia solo un gattino senza che ciò rappresenti necessariamente un problema per lei o per il piccolo. Questo però non vuol dire che questa situazione sia esente da rischi in ogni singolo caso. Esistono dei disturbi che influenzano non solo il numero di gattini che vengono partoriti, ma anche la loro salute e persino la loro sopravvivenza: la FIP può ad esempio ridurre la fertilità di una gatta, nonché le probabilità che tutti i suoi cuccioli vedano la luce.
Vi sono poi delle complicazioni strettamente connesse al momento del parto. Di solito i gattini nascono a circa 15 minuti l’uno dall’altro, ma questo intervallo di tempo può ampliarsi fino a diventare un’ora. Può capitare in alcuni casi che, nato il primo cucciolo, si verifichi il cosiddetto travaglio interrotto: la gatta si alza, si allontana per mangiare o bere, si dedica al gattino. Questa pausa può durare fino a quattro ore, oltre le quali la gatta tornerà a concentrarsi nuovamente sul parto.
Durante tutta questa fase è di estrema importanza osservare le sue reazioni: se Micia ci appare tranquilla e rilassata, è probabile che non ci sia nulla da temere; ed è anche possibile che il gattino già nato sia l’unico della cucciolata. La gatta potrebbe però anche manifestare disagio o dolore, e ciò potrebbe significare che ha in grembo altri cuccioli che non riescono a uscire. Potete immaginare quanto sia pericolosa una situazione del genere, sia per loro che per la loro mamma. Se pensate che sia questo il caso della vostra gatta, non esitate nemmeno un secondo a portarla dal veterinario per un intervento d’urgenza. Di solito si consiglia di effettuare un’ecografia dopo il primo mese di gestazione, così da sapere con certezza il numero di gattini nella cucciolata.