Cosa succede durante la prima visita veterinaria del gattino?
Cosa bisogna sapere riguardo l'accudimento di un cucciolo di felino? Scopriamo, ad esempio, ciò che bisogna conoscere sulla prima visita veterinaria del gattino.
Quando si sceglie di adottare un piccolo felino in casa, bisogna considerare alcuni elementi. Ad esempio, il primo pensiero deve andare subito a come provvedere al suo stato di salute e al mantenimento di un benessere generale ottimo.
Si deve provvedere, poi, al suo sostentamento. È importantissimo scegliere il cibo adatto ad ogni sua esigenza, comprare tutto l’occorrente (giochini, copertine, lettiera etc) per farlo sentire al sicuro e, soprattutto, creare un ambiente che sia confortevole e accogliente quanto più possibile.
Altro elemento, non meno importante: il veterinario! Cosa succede durante la prima visita veterinaria del gattino? Cosa dobbiamo aspettarci dal primo incontro con l’esperto? Quali sono le informazioni che vanno necessariamente conosciute, prima di intraprendere questa incredibile avventura? Scopriamone di più.
Prima visita veterinaria: quando farla?
Dopo aver accolto un felino cucciolo in casa, ci siamo mai posti la seguente domanda: quando fare la prima visita veterinari del gattino? Qual è il momento migliore per far conoscere il nuovo arrivato al veterinario di fiducia (o, se siamo alla prima esperienza, a quello che ci hanno consigliato)?
Tutto dipende dalla storia (seppur breve!) del gattino appena arrivato in casa. Solitamente, in condizioni normali e “felici”, il gattino trascorre i primi 2/3 mesi di vita in compagnia della mamma e dei suoi fratellini. Questo periodo è determinante per la sua crescita, formazione e per lo sviluppo di ogni suo organo o parte del corpo.
Inoltre, è questo l’arco temporale durante il quale mamma-gatto insegna ai suoi cuccioli tutto quello che c’è da sapere sul mondo, a cominciare da quando si utilizza una lettiera, come si usa, quanto è importante mangiare, perché non si deve mordere, come si cammina, come e quando si fanno i bisogni etc. È lei, fra l’altro, che provvede anche al sostentamento alimentare grazie al latte naturale.
Dunque, fino al terzo mese di vita circa, non dovrebbe servire un veterinario, poiché Micetto è in grado di sopravvivere grazie al supporto di mamma-gatto e dei suoi fratelli, insieme ai quali impara a conoscere la vita e ogni suo aspetto essenziale. A seguito di questo primo momento, poi, avverrà anche lo svezzamento.
Dopo il terzo mese circa, arriva il momento di potersi separare: ecco che il gattino arriva nelle nostre case. Ed è proprio questa l’occasione giusta in cui dovremmo pensare di contattare un veterinario! Portarlo subito ad una visita è un’azione determinante: così facendo, il medico potrà capire immediatamente lo stato di salute generale del felino ancora cucciolo e suggerirci, eventualmente, come procedere per prenderci cura al meglio di lui.
Cosa dobbiamo aspettarci?
Cosa succede durante la prima visita veterinari del gattino? Quali sono i passi che il veterinario segue per farsi un’idea della condizione del micetto? Solitamente, salvo casi eccezionali, durante il primo controllo ci si occupa di scoprire determinate cose specifiche. Ecco un elenco degli elementi da scoprire immediatamente:
- peso e altezza;
- condizione gengivale e salute dei denti;
- eventuale presenza di parassiti (situazione molto comune nei cuccioli);
- controllo della vista;
- controllo dell’udito;
- condizione del manto: salute, benessere e crescita;
- monitoraggio della respirazione e del funzionamento dei polmoni;
- analisi del battito cardiaco.
Dopo aver fatto questo giro di ricognizione, il veterinario si preoccuperà di farci presente tutto quello che c’è da sapere riguardo le vaccinazioni a cui sottoporre il gattino. Inoltre, in linea di massima sarà lui ad occuparsi della prima sverminazione. Questo al fine di combattere eventuali problematiche del gattino e di aiutarlo a gestire perfettamente i suoi primi mesi di vita in ottima salute.
La prima visita veterinaria del gattino, in più, cerca anche di controllare potenziali malattie ereditarie che i genitori possono aver trasmesso al loro cucciolo. Ovviamente, questo fa sì che, in caso di positività, si possa agire tempestivamente per combattere e debellare determinate problematiche. Prendere le patologie in tempo è un’ottima soluzione: prevenire è sempre meglio che curare!
Suggerimenti utili
Quali sono altri consigli utili che dobbiamo assolutamente tener presente prima di portare il gattino alla sua prima visita veterinaria? A cosa dobbiamo pensare?
Ricordiamoci che il fine deve essere sempre quello di rendere ogni spostamento meno traumatico possibile! Dato che i gatti, specialmente se molto piccoli, non amano particolarmente muoversi, soprattutto se con mezzi di trasporto, dobbiamo essere bravi e delicati nell’affrontare questo momento.
Ecco i suggerimenti che bisogna seguire per vivere al meglio questa importante tappa:
- procurarsi un trasportino omologato e adatto all’età e alla taglia di Micio: per il trasporto in qualunque mezzo, esso è necessario e obbligatorio sia per la sicurezza del guidatore, sia per la protezione del gattino stesso;
- far abituare il gattino al trasportino già da qualche giorno prima, in modo da fargli prendere confidenza con questo nuovo “ambiente”, di sicuro non proprio comodo, tanto meno spazioso;
- per aiutarlo a sentirsi agiato nel trasportino, potremmo usare la tecnica del rinforzo positivo, sfruttando giochini, copertine calde, peluche preferito, panni col nostro odore o feromoni per gatti che riescono a tranquillizzarlo;
- assicurarsi di prendere un appuntamento col veterinario, per evitare che il gattino trascorra troppo tempo nell’ambulatorio o nella clinica. Sicuramente, questi momenti non saranno assolutamente ben accetti dal suo status psicologico, dunque potremmo prevenire uno stress eccessivo sbrigando la faccenda in breve;
- fargli sentire la nostra presenza, utilizzando carezze, coccole, voce rassicurante e l’amore e l’affetto necessari, per rassicurarlo e farlo sentire un po’ più sereno di fronte a ciò che lo aspetta. La vicinanza, in determinati momenti, può davvero fare la differenza e aiutare a prendere meglio una situazione sfavorevole.