Come si fa a testare l’intelligenza del gatto?
Ai nostri occhi è il migliore in assoluto ed è quasi certo che abbiamo ragione, ma come possiamo testare l’intelligenza del gatto in maniera inequivocabile?
Il rapporto con il nostro amico a quattro zampe è simbiotico, straordinario, riesce a darci tantissimo in termini di affetto e riconoscenza. Già questo rappresenta un valore inestimabile che fa valere la pena adottare un peloso.
Tuttavia la scienza e la conoscenza sempre più puntuale della nostra piccola palla di pelo ci permettono di rispondere sempre meglio a dei quesiti frequenti in chi ama i pelosi e non solo.
Per capire come testare l’intelligenza di un gatto, esistono pochi semplici e piccoli accorgimenti che si possono seguire. Insomma, una sorta di trucchi e giochini da fargli fare, che saranno utili anche ad aumentare la sua perspicacia, se ripetuti correttamente e con una certa frequenza.
Uno sguardo di insieme
Testare l’intelligenza del gatto è possibile, ma prima partiamo dalla conoscenza del linguaggio dei gatti. Solo così possiamo interpretare bene le risposte che ci dà principalmente con il corpo. Una consapevolezza che ci permette di migliorare sensibilmente il rapporto tra bipedi e quadrupedi. A tal proposito, può tornare utile approfondire anche la conoscenza del linguaggio vocale del gatto: ci dà altri indizi utili!
Al fine di testare il suo quoziente intellettivo, sarà sufficiente fare dei giochi stimolanti e interattivi. Per esempio, potremmo provare a fargli indovinare dove sta il cibo che si è nascosto in precedenza. Ad ogni gioco andranno poi assegnati dei punti, e andrà poi calcolato un punteggio finale.
Non dimentichiamo di premiare il nostro amico a quattro zampe. Funziona un po’ come un addestramento, durante il quale la tecnica del rinforzo positivo è indispensabile per una corretta socializzazione. Infatti, se si comporta come desideriamo e ci dà delle soddisfazioni, diciamogli che siamo fieri di lui attraverso un nuovo giocattolo o un bocconcino extra, fuori dai pasti ordinari.
Qualche gioco interattivo per Miao
Partiamo dal presupposto che ogni cosa con il nostro amico a quattro zampe è bene venga vissuta come fosse un gioco. Anche l’apprendimento e la fase di socializzazione devono avvenire all’insegna del relax e del divertimento. In questo modo il nostro adorato Micio imparerà a interagire con il mondo che lo circonda e tutti gli attori in gioco nel rispetto della propria natura e senza traumi. Non dimentichiamo che le sessioni devono durare al massimo 20 minuti ed essere sospese se notiamo stati di stress o nervosismo.
Adottare un gatto traumatizzato, infatti, non è un percorso privo di ostacoli. Con lui è necessaria una dose di pazienza in più, ma tutti i nostri sforzi verranno ripagati in un baleno con una gratitudine incondizionata e che riempie il cuore di gioia. A tal proposito, ecco come curare l’ansia del gatto.
Per tornare all’oggetto della nostra analisi e testare l’intelligenza di un gatto, basta seguire alcuni semplici consigli, se siamo alla prima esperienza invece è consigliabile avvalersi di un addestratore certificato, che conosca a menadito l’approccio migliore per interagire con Miao.
In sostanza, comunque, si tratta di tenere a mente una serie di giochini, che non solo faranno in modo che il felino si diverta, ma nello stesso tempo faranno capire a noi proprietari quanto sia brillante colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti.
I tempi di reazione
Si tratta soprattutto di piccoli trucchetti, come per esempio nascondere il cibo sotto un panno e vedere dopo quanti secondi Micio riesce a trovare lo snack o il biscottino nascosti. Stesso gioco si può fare anche con tre bicchieri e una pallina. Inoltre, può tornare utile sapere che addestrare il gatto con gli snack è possibile, ma mi raccomando: senza esagerare, altrimenti si rischia di farlo stare male di stomaco.
Sarà sufficiente nascondere la palla soltanto sotto uno dei tre bicchieri, successivamente cambiare l’ordine e chiedere al gatto di trovare la ricompensa. Una volta che gli si fa la domanda, si dovrà contare quanto tempo passa. Se trova subito la pallina in questione, sarà un buon segno, mentre se ci mette tanto ha bisogno di allenarsi. In ogni caso non ci si deve scoraggiare, né punire l’amico a quattro zampe.
Altri esercizi utili e divertenti
Per testare l’intelligenza del gatto ci sono altri esercizi utili. Più ne conosciamo, più stimoli riusciremo a dare alla nostra piccola palla di pelo. In questo modo possiamo unire l’utile al dilettevole. Conoscere meglio la sua indole, i suoi tempi di reazione e farlo divertire in nostra compagnia. Così anche il rapporto fra bipede e quadrupede avrà l’occasione di migliorare.
In alternativa al gioco dei bicchieri, possiamo lanciare – con delicatezza e senza fargli del male – un panno contro il muso, e vedere dopo quanto tempo si libera dal fastidioso terzo incomodo. Tutti questi esercizi devono essere appuntati su un taccuino, accanto inoltre sarebbe opportuno inserire anche il valore del tempo impiegato dal nostro amico a quattro zampe per risolverli. Una sorta di diario di bordo per non dimenticare neppure il minimo dettaglio.
Oltre all’esercizio del panno, si può fare anche quello che prevede l’utilizzo di una scatola. Posizioniamola sotto il tavolo, con dentro del cibo. Tutto questo, quando il gatto è distratto e non se ne accorge. Davanti a lui, poi, bisogna fare finta di trovare improvvisamente la scatola e mostrare stupore. Se si mette subito ad annusarla, avrà un istinto di caccia molto elevato, e soprattutto in un attimo avrà già pensato che dentro la scatola possa nascondersi qualche oggetto invitante e stimolante. Se non lo fa, vuol dire che la sua curiosità va stuzzicata con esercizi mirati. Per qualsiasi dubbio o incertezza, è bene rivolgersi al veterinario di fiducia. Solo lui saprà analizzare correttamente eventuali intoppi, capire se ci sono pregressi clinici e/o caratteristiche di razza che possano incidere negativamente.
Tempi e altri consigli
Per testare l’intelligenza del gatto, dopo aver svolto tutti questi esercizi nell’arco di una stessa giornata, è bene valutare dopo quanti secondi il nostro amico a quattro zampe risolva il ‘rompicapo’.
Se ci ha messo tra i 10 e i 30 secondi al massimo, allora il suo quoziente intellettivo è molto alto. Se impiega di più, è un po’ più basso. In tutti i casi non si deve sgridare il gatto né volergli meno bene.