5 fatti curiosi sui gatti Tuxedo che non conoscevi
Pensi di sapere tutto sui gatti Tuxedo? Allora mettiti alla prova confrontandoti con questi 5 fatti a dir poco sorprendenti
Questa tipologia di gatti, detti anche bicolori, è davvero particolare e per certi versi ben diversa dalle altre. Perché? Che cosa rende i gatti Tuxedo così speciali?
Per rispondere in modo esaustivo alla domanda, ecco i 5 fatti più curiosi e sorprendenti riguardo questi felini a dir poco splendidi.
Erano i preferiti degli antichi egizi
Saprai sicuramente quanto gli antichi egizi adorassero i gatti. Ebbene, la tipologia di mici preferiti da loro indovina quale era? Proprio questa e a testimoniarlo sono le colorazioni dei felini raffigurati nelle tombe dei faraoni e nei diversi geroglifici rinvenuti.
Si sviluppano prima degli altri
I gattini appartenenti alle altre tipologie impiegano solitamente una o due settimane per aprire gli occhi. I gatti Tuxedo, invece, prima di queste due tempistiche di tempo hanno già i loro occhietti belli e spalancati.
Sono ritenuti i più intelligenti
In relazione a questa loro capacità di svilupparsi in anticipo rispetto agli altri, alcuni studi sono giunti alla conclusione che possiedono un’intelligenza superiore. A confermarlo ulteriormente sono i diversi proprietari di gatti Tuxedo.
Sono un “pezzo di storia”
Sempre facendo un balzo indietro nel tempo, devi sapere che oltre agli egizi questi gatti hanno vissuto anche con vari personaggi famosi del passato. Tra questi troviamo Beethoven, Shakespeare e Newton. Nel 2012, invece, in Canada un micio di nome Tuxedo Stan è passato alla storia per essersi “candidato” come sindaco della città di Halifax.
Alcuni di loro sono diventati dei record
Qualora non lo sapessi, il primo gatto ad arrivare sul Monte Everest è stato proprio un bicolore (assieme al suo padrone ovviamente). Per quanto riguarda la guerra, invece, abbiamo Simon, il gatto che durante la Seconda Guerra Mondiale vinse la medaglia d’onore per aver protetto le provviste britanniche dai topi. Abbiamo, infine, il gatto “presidenziale” di Bill Clinton.
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